La Procura di Milano ha chiesto una condanna a 4 anni e mezzo di carcere per il trapper Simba La Rue, al secolo Mohamed Sadia Lamine, nell’ambito del giudizio abbreviato per la cosiddetta “faida tra trapper”.
Due le presunte aggressioni fisiche, avvenute tra marzo e giugno 2022, ai danni di una banda rivale con a capo il trapper padovano Baby Touchè.
Simba La Rue e la richiesta di condanna a oltre 4 anni di carcere
La pm Francesca Crupi, oltre alla condanna per Simba La Rue, ha chiesto delle pene dagli 8 mesi ai 4 anni e 2 mesi per gli altri cinque co-imputati a vario titolo per lesioni e rapine.
In particolare al trapper Simba La Rue, difeso dall’avvocato Niccolò Vecchioni, è contestato il pestaggio del 9 giugno del 2022 ai danni di Baby Touchè, nome d’arte di Mohamed Amine Amagour, ripreso anche su alcune su storie Instagram. Nonché la precedente aggressione con rapina a due componenti del gruppo del cantante padovano.
“Obiettivo mortificare le vittime”
Secondo la pm, titolare delle indagini dei Carabinieri, i vari episodi di violenza- commessi nell’ambito di una serie di ritorsioni- avrebbero avuto un movente preciso: quello di “mortificare le vittime”.
Per gli interventi delle difese, la giudice ha rinviato l’udienza al prossimo 28 gennaio.