Alla fine i medici hanno optato per la sospensione delle cure somministrate a Matteo Messina Denaro. Il boss di Castelvetrano sarà dunque sottoposto ad una terapia del dolore, per via dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute.
A riportarlo è il Corriere della Sera, che aggiorna sull’andamento della cura per il tumore al colon al IV stadio che da anni affligge il mafioso. Il 62enne ex superlatitante di cosa nostra è ricoverato all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, in un reparto speciale per i detenuti.
Qualche mese fa, i primi di agosto, Messina Denaro aveva subito un intervento chirurgico per una ostruzione intestinale. A giugno un altro intervento, eseguito per dei problemi urologici.
Proprio per le sue precarie condizioni di salute, al momento un ritorno in cella al 41 bis non è più in agenda. Il capomafia non mette piede nel carcere di massima sicurezza dallo scorso 8 agosto, quando il suo stato fisico ha iniziato a peggiorare.
Sospensione cure Messina Denaro, fuori dalla struttura sanitaria presenti la nipote e la figlia
Una vicenda complessa per le istituzioni, un momento molto delicato per l’ex boss di cosa nostra. Chi lo cura assicura che Messina Denaro alterna istanti di lucidità a momenti di grande debolezza. Nei giorni scorsi sarebbe persino andato in coma per via dei farmaci somministrati per la terapia del dolore, per poi riprendersi in seguito alla rimodulazione delle dosi.
Al momento, le sue condizioni sono considerate stazionarie ma sempre gravi. Sorvegliato da decine di agenti delle forze dell’ordine, lo stragista resterà sottoposto alla terapia del dolore e all’alimentazione parenterale.
Anche tra i familiari resiste grande preoccupazione per una situazione ormai critica. Presenti fisicamente fuori dalla struttura sanitaria ci sarebbero la nipote e legale Lorenza Guttadauro e la figlia Lorenza. Proprio quest’ultima ha recentemente cambiato cognome, dopo il riconoscimento del padre sul letto di ospedale.
Il padrino, in uno stato duramente provato dalla malattia, al momento non vorrebbe incontrare la figlia per alleggerirla da questo peso.