L’Italia non può più sbagliare. Dopo il pareggio a sorpresa ottenuto sul campo di Skopje contro la Macedonia del Nord, gli azzurri tornano a San Siro per accogliere l’Ucraina. Per continuare a tenere accese le speranze di qualificazione a Euro2024, Luciano Spalletti è chiamato alla vittoria. Ma come sono andati i precedenti a Milano? Diciamo non proprio bene.

Italia, i precedenti a San Siro

Come è capitato tante volte nelle ultime gare, San Siro sarà il suolo di una gara decisiva per il destino dell’Italia. I precedenti sul prato del Meazza parlano chiaro: quattro partite, una sola vittoria. 

Partita decisiva e rischio spareggi. Parole che riportano i tifosi azzurri direttamente a quella sera del 2017, dove la Svezia strappò all’Italia il biglietto per il Mondiale in Russia del 2018. Pareggio senza gol nella cornice di San Siro e una mancata qualificazione che non arrivava dal 1958. Una delusione che la nazionale avrebbe riprovato soltanto cinque anni dopo a Palermo. Per la seconda volta consecutiva. 

L’altro precedente richiama una grossa sconfitta: quella della fine della storica imbattibilità della nazionale di Mancini nel 2021. L’Italia accoglie la Spagna per la semifinale di Uefa Nations League. Due reti di Ferran Torres fermano il cammino degli azzurri nella competizione e probabilmente è la prima crepa che porterà poi gli azzurri a non qualificarsi ai mondiali in Qatar pochi mesi dopo.

La vittoria contro l’Inghilterra

Ma correndo indietro nel tempo ci sono risultati che possono far sperare i 50mila che saranno presenti sugli spalti di San Siro contro l’Ucraina. Nel 2013 infatti l’Italia di Cesare Prandelli pareggiò contro la Germania grazie al gol di Ignazio Abate, una buona prestazione dove l’Italia sfiorò più volte la prestigiosa vittoria. L’anno successivo i saranno proprio i ragazzi di Low a vincere il loro quarto mondiale, sollevando la coppa al Maracana. L’ultima vittoria invece è arrivata nel 2022: gol di Raspadori, Italia avanti in Nations League e l’Inghilterra di Harry Kane in Lega B. Un risultato che servirebbe molto all’Italia per provare a conquistare almeno il secondo posto nel girone di qualificazione.

Dodici mesi dopo, gli azzurri sono chiamati alla vittoria per avvicinarsi alla qualificazione a Euro2024. C’è uno storico da riscrivere. L’Italia di Spalletti non può più sbagliare e l’ex Napoli è già sotto esame, un possibile mancato approdo all’europeo sarebbe storico e potrebbe costare caro all’allenatore con la fine sempre più imminente del mandato di Gravina.