Le nuove varianti del Covid-19 non creano allarmismi nel mondo della scuola, con l’Associazione nazionale presidi che chiarisce come non ci sarà il ritorno alle misure di sicurezza stringenti che hanno caratterizzato la fase più acuta dell’epidemia.
Covid, i presidi escludono regole speciali per la scuola: “Nessuna preoccupazione”
Il Covid-19 torna a far paura. O forse no? L’estate 2023 ha portato una nuova crescita dei contagi in Italia, causata da nuove varianti del virus che si sono diffuse tra la popolazione.
Questo ha generato qualche preoccupazione che, inevitabilmente, nella settimana del ritorno a scuola degli studenti italiani, ha portato a chiedersi se sarà necessaria qualche precauzione in più proprio in quel particolare contesto.
A questi allarmismi risponde, ora, l’Associazione nazionale presidi che, attraverso il suo presidente Antonello Giannelli getta acqua sul fuoco e tranquillizza studenti, genitori e insegnanti, negando che ci sia il ritorno a una situazione di emergenza.
“Non esiste alcun allarme Covid, si sono diffuse delle preoccupazioni, è vero qualche caso in più c’è stato ma dopo l’estate ce lo aspettavamo. Siamo ormai in una fase di endemizzazione”.
La posizione di Giannelli è simile a quella espressa, qui a Tag24, dal virologo Fabrizio Pregliasco il quale, pur evitando allarmismi, chiedeva prudenza in particolari contesti, compreso quello scolastico. Prudenza raccomandata anche dalla sua collega Ilaria Capua, da noi raggiunta al Festival di Venezia.
Anche Giannelli è d’accordo con l’atteggiamento di cautela ma non considera necessaria l’applicazione di regole straordinarie per l’ambiente scolastico, negando il ritorno all’uso della mascherina nella classi.
“Sarebbe l’imposizione di un dispositivo sanitario che oggi è vietato, un preside non si può inventare nulla. Certo serve molta attenzione per i fragili e intendo le persone molto anziane o gli immunodepressi”.
Ciò non toglie, conclude il presidente dell’Associazione nazionale presidi, che, in casi specifici, la mascherina possa essere utilizzata.
“Se uno studente vorrà indossare la mascherina perché ha una situazione delicata a casa, lo farà tranquillamente”.
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