Giuseppe Valditara scopre le carte sul suo programma di inserimento dei docenti precari all’interno della scuola. Il ministro dell’Istruzione e del Merito ha raccontato alcuni dettagli in un’intervista al Tg1.

La novità assoluta alla quale il governo sta lavorando è quella della conferma dei supplenti di sostegno: rimarranno nella stessa sede per tutta la durata del ciclo scolastico dello studente, su richiesta della famiglia.

Abbiamo assunto quest’estate, in ruolo, oltre 40mila docenti precari e sta per partire un bando di concorso per altre 40mila unità.

A proposito di quest’ultimo punto, il ministro si riferisce al concorso della fase straordinaria Pnrr, il cui bando è atteso a breve. L’esecutivo, attraverso la firma del ministro dell’Economia Giorgetti e di quello della Pubblica amministrazione Zangrillo, ha dato il via libera all’avvio della procedura.

Scuola, Valditara sui docenti precari: “Situazione in netto miglioramento”

Per quanto riguarda la modifica del regolamento sulle supplenze, un annuncio sull’ipotesi era arrivato dallo stesso Valditara pochi giorni fa.

Stiamo lavorando alla modifica del regolamento per le supplenze, in modo da consentire la conferma dei docenti precari sui posti ricoperti per tutta la durata del ciclo scolastico frequentato dagli studenti con disabilità che sono loro affidati, nel pieno accordo fra le famiglie e le istituzioni scolastiche.

Una novità utile a tutelare la continuità didattica, particolarmente importante anche negli alunni bisognosi di sostegno. Il ministero cercherà così di andare incontro a studenti e famiglie. Ma anche agli stessi docenti, allo scopo di debellare la piaga del precariato in Italia.

Anche quest’anno, infatti, secondo Ansa oltre 200mila docenti saranno nominati come supplenti annuali. Sono 50mila i precari tra il personale Ata. Ma non finisce qui: oltre mille istituti sono senza preside.

Per rassicurare la platea, il ministro Paolo Zangrillo si è impegnato a mantenere una promessa.

Abbiamo un programma di inserimenti nella pubblica amministrazione che per la scuola prevede nei prossimi mesi di inserire 60mila nuovi insegnanti.

Lo stesso ministro dell’Istruzione Valditara, nel commentare i dati, ha aggiunto che la situazione è in netto miglioramento rispetto al passato.

Ricomincia la scuola: tornano tra i banchi 7 milioni di ragazzi

Nel frattempo, le campanelle degli istituti stanno pian piano riprendendo a suonare. Nella mente dei 7 milioni di studenti che si apprestano a riprendere gli studi rimane un certo timore per un possibile aumento di casi Covid.

A tal proposito, una circolare del ministero della Salute raccomanda di osservare le consuete precauzioni. Se si è sintomatici è importante indossare la mascherina, rimanere a casa, igienizzare spesso le mani.

Non tutti gli alunni, tuttavia, hanno potuto godersi un meritato riposo in queste vacanze estive. Complici gli esami di riparazione, molti ragazzi sono rimasti con la testa sui libri: alcuni senza successo, come dimostra il numero crescente di bocciati. A Roma uno su tre non ce l’ha fatta: una media di circa cinque casi a istituto.

Notizie preoccupanti anche sullo stato di edifici sempre più fatiscenti. Secondo un censimento di Cittadinanzattiva, ben 61 episodi di crollo o distacchi di intonaco si sono verificati nelle scuole tra settembre 2022 e agosto 2023. 24 dei casi sono avvenuti al Sud e nelle Isole (39%), 23 al Nord (38%), 14 nelle regioni del Centro (23%).

Incidenti che hanno comportato il ferimento di sei studenti, un insegnante e una collaboratrice scolastica. Senza contare danni e interruzione della didattica.