Una lunga relazione di quaranta minuti per ribadire il ruolo del partito da lei guidato, Fratelli d’Italia, e richiamare l’attenzione sui prossimi passi da compiere, in vista soprattutto delle elezioni europee. Giorgia Meloni sveste i panni di presidente del Consiglio per tornare a indossare quelli della leader di partito e dare così il via all’assemblea di Fratelli d’Italia da via Alibert, a Roma. E mettere i puntini sulle “i”, come da indiscrezioni riportate dalle agenzie. Ecco cosa ha detto:
Si è parlato di Arianna Meloni, militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella – le parole riportate dall’Agi – Hanno volutamente e strumentalmente confuso un ruolo organizzativo, come quello di segreteria politica con quello di segretario di Fratelli d’Italia. Solo che da noi il segretario è una figura che non esiste. C’è il presidente, e si chiama Giorgia Meloni, e fin quando voi non deciderete di sostituirmi io eserciterò quel ruolo.
Assemblea di Fratelli d’Italia a Roma, cosa ha detto la premier Meloni che denuncia: “Mia sorella Arianna? La sua figura è stata strumentalizzata”
Quando il discorso si sposta sul governo, si parla di manovra, ossia quella da fare, ha detto, “con risorse limitate“.
È questa la sfida. Oggi ereditiamo una situazione nella quale i governi precedenti hanno portato avanti una legge di bilancio non strutturale con provvedimenti per il consenso elettorale e non per il Paese.
Spostando l’obiettivo sulle elezioni europee del giugno 2024:
Abbiamo ottenuto risultati impensabili a livello di elezioni nazionali, potremmo farlo anche in Europa.
Tra gli altri temi, quello dell’immigrazione:
Qualcuno si aspettava risposte immediate, ma su questo fronte lavoriamo a soluzioni strutturali e non effimere.
Meloni: “Abbiamo alle spalle mesi incredibili. Siamo una squadra, il difficile arriva adesso”
La premier traccia comunque un bilancio positivo. Dice:
Abbiamo alle spalle mesi incredibili, penso che rimarranno per sempre scolpiti nella nostra memoria, e speriamo non solo nella nostra. Personalmente, sono mesi dei quali vado molto orgogliosa. L’Italia oggi ha qualcosa di più rispetto a quando ne abbiamo assunto la guida. L’Italia ha un’economia più solida, ha maggiore credibilità e centralità a livello internazionale, ha una stabilità e una visione da realizzare, riconoscibile e riconosciuta da tutti. Un’Italia che sembra tornare a sperare dopo anni di rassegnazione.
Ma non il risultato ottenuto da una sola persona, ha sottolineato la premier, usando una metafora sportiva:
Il nostro non è mai stato uno sport individuale, ma di squadra. Come in ogni campionato che si rispetti, la partita che si apre è più dura di quella che si ha alle spalle. Ho bisogno di tutta la concentrazione, la lucidità, la responsabilità e l’ambizione – nel senso buono del termine – delle quali siete capaci. Perché se qualcuno dovesse pensare che l’anno passato sia stato difficile, signori, temo che non abbia visto niente.
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