Il rapporto tra Leonardo Bonucci e la Juventus non si è chiuso nel migliore dei modi. Il difensore bianconero era stato messo fuori rosa durante i primi giorni di luglio, con la società bianconero che lo aveva invitato a cambiare aria. Il 36enne, dopo aver insistito per essere reintegrato in gruppo, ha scelto di intraprendere una nuova avventura lontano da Torino.
L’ex numero 19 ha accettato la corte dell’Union Berlino, club tedesco in continua ascesa. L’ex giocatore del Bari ha salutato la Juventus con un lungo post sui social in cui ha ribadito il suo amore per la Vecchia Signora. Nonostante ciò, Bonucci ha ammesso di aver sognato un finale diverso.
Perché Bonucci ha fatto causa alla Juventus? Le ragioni della sua scelta
Che la Juventus e Bonucci si fossero lasciati con un certo rancore è cosa nota ma in pochi si aspettavano che l’ex bianconero potesse fare causa alla società. Il giocatore ha invece scelto di agire per vie legali e ha avanzato una richiesta di risarcimento danni. Nelle prossime ore i legali del giocatore, Antonio Conte e Gabriele Zuccheretti, provvederanno a dar seguito all’azione giudiziaria prevista dall’accordo collettivo.
La richiesta è legata alla presunta mancanza delle adeguate condizioni di allenamento, situazione che avrebbe causato al giocatore danni di natura professionale e d’immagine. Bonucci, nel corso dei mesi estivi, si è allenato in orari differenti rispetto agli altri componenti della squadra e allo staff tecnico. Inoltre, l’azzurro non ha avuto l’accesso alla palestra, alla piscina, al ristorante del centro sportivo. Tale situazione, secondo il suo punto di vista, lo avrebbe penalizzato in maniera evidente.
Bonucci annuncia: “Ricavato in beneficenza”
Il nuovo acquisto dell’Union Berlino ha svelato anche come verrà rinvestito il possibile risarcimento della Juventus. Bonucci ha precisato che la somma sarà devoluta a Neuroland, associazione che sostiene le famiglie dei bambini ricoverati nel reparto di neurochirurgia pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e Live Onlus.
In ogni caso bisognerà aspettare per capire come andrà a finire. Quella dell’ex Inter non è stata una vendetta personale ma solamente un questione di principio. Il leader difensivo ha agito per denunciare una situazione insostenibile che, secondo il suo punto di vista, non dovrà più ripetersi. La società bianconera ritiene invece di aver agito secondo le regole e non è intenzionata a procedere al risarcimento.
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