Cos’è la formica di fuoco che sta invadendo la Sicilia? Il suo veleno è pericoloso per l’uomo? Sale l’allarme legato al numero di esemplari di questa specie di formica sul nostro territorio.
In particolare la Sicilia sembra avere le condizioni ambientali ideali per la sua proliferazione. Si tratta di una specie aliena invasiva che si sta velocemente adattando a vivere per la prima volta in Italia e che ha caratteristiche molto pericolose per l’intero ecosistema locale.
Formica di fuoco Sicilia: da dove arrivano
La formica di fuoco che sta invadendo la Sicilia è una specie originaria dal Sud America. Con il cambiamento climatico degli ultimi anni però questi esemplari si sono stanziati anche in Australia, Cina, Caraibi, Messico e Stati Uniti.
Ora arriva per la prima volta anche in Europa e l’allerta è massima. È una specie animale aliena invasiva, vale a dire che non appartiene ad un determinato ecosistema ma bene vi si adatta. Potrebbe minacciare la fauna e la flora locale e provocare ingenti danni in special modo all’agricoltura.
Questa specie è potenzialmente capace di diffondersi in modo veloce sia sul resto del territorio italiano che nell’intera Europa.
La velocità di proliferazione della specie è motivata dalle cosiddette supercolonie, agglomerati di formiche che vedono la contemporanea presenza di più esemplari regine.
È la prima volta che questo animale si stanzia in Europa. Prima di oggi infatti erano sì stati avvistati esemplari di formica di fuoco ma erano sempre contenuti in prodotti importati.
Si erano registrati infatti casi in Spagna, Finlandia e Paesi Bassi, ma in nessun caso le formiche si erano riprodotte e stanziate sul territorio.
Oggi invece sono ben 88 i nidi trovati nella provincia di Siracusa, in un’area complessiva di 4,7 ettari.
Dalle analisi effettuate sulle formiche di fuoco presenti in Sicilia si ipotizza che esse possano provenire dalla Cina o dagli Stati Uniti.
Perché si chiamano di fuoco?
Le formiche di fuoco hanno un colore diverso dalle formiche comuni nel nostro paese. Sono infatti di una colorazione bruna – rossastra e hanno una lunghezza che va 2 ai 4 millimetri.
Ma il soprannome “di fuoco” non è relativo alla loro colorazione. Questi animali hanno infatti un pungiglione velenoso che produce punture molto dolorose.
La reazione sulla cute umana è infatti quella di una scottatura sottocutanea provocata da un fiammifero, da cui quindi il loro nome.
Questa caratteristica fa della formica di fuoco una temibile cacciatrice, capace di uccidere insetti anche più grandi di lei. Il veleno è invece innocuo per l’uomo, fatta eccezione per la dolorosa reazione alla cute.
Uno studio condotto dall’Istituto spagnolo di Biologia evoluzionistica, in collaborazione con l’Università di Parma e l’Università di Catania e pubblicato sulla rivista Current Biology ha dimostrato come queste formiche sono presenti in Sicilia da diverso tempo.
Si sono infatti registrati diversi casi di puntura come quella descritta che fanno pensare che la formica di fuoco sia arrivata sul nostro territorio già dal 2019.
Quanto sono pericolose
La facilità con la quale si riproducono rende queste specie fortemente invasiva.
Il rischio più importante non è quello delle punture, sebbene esse siano particolarmente dolorose. Queste formiche infatti riescono a costruire grandi e profondi formicai che intaccano le radici delle piante.
Si tratta dunque di un pericolo per la nostra agricoltura.
Mattia Menchetti dell’Istituto spagnolo di Biologia evoluzionistica (IBE) che ha lavorato allo studio di ricerca di questo esemplare, ha inoltre spiegato che la formica di fuoco è in grado di danneggiare anche le apparecchiature elettriche, presenti per esempio su automobili e computer.
Se non si arginasse il loro prepotente stanziamento sul nostro territorio, il rischio è che questo animale muti l’ecosistema locale minacciando altre specie.
“È un predatore generalista, e nei luoghi in cui si insedia causa la diminuzione della diversità di invertebrati e piccoli vertebrati”.
La formica di fuoco è infatti la quinta specie aliena invasiva per danni economici causati nel mondo. Si attesta che solo negli Stati Uniti questa specie provochi danni all’agricoltura di ogni genere pari a 6 miliardi di dollari ogni anno.
La Sicilia sta monitorando e attuando una procedura di eradicazione di questa specie di formica, ma l’operazione può rivelarsi molto complessa.