Novak Djokovic ha festeggiato il ventiquattresimo Slam con la vittoria agli US Open 2023. Il tennista di Belgrado ha scritto un’altra pagina significativa della storia del tennis, divenendo il giocatore più vincente a livello Slam di sempre.

Novak Djokovic, le prospettive 2024: da un nuovo slam dopo gli US Open alle polemiche sui vaccini

Novak Djokovic ha festeggiato il ventiquattresimo Slam con la vittoria agli US Open 2023. Il tennista di Belgrado ha scritto un’altra pagina significativa della storia del tennis, divenendo il giocatore più vincente a livello Slam di sempre. Un primato condiviso insieme a Margaret Court, che in carriera ha vinto lo stesso numero di Slam del serbo. Djokovic nel singolare ha raggiunto così la vittoria numero 96 in carriera. Davanti a lui rimangono soltanto Roger Federer e Jimmy Connors come giocatori più vincenti nei tornei del singolare maschile.

Lo svizzero infatti ha raggiunto la quota di 103 successi mentre l’americano si è fermato a 109. Il tennista serbo ha compiuto trentasei anni lo scorso maggio, ma sembra ancora lontano dal ritiro dato che continua ad insegnare tennis. Il suo 2023 è stato un successo incredibile, una stagione quasi perfetta in ogni senso. Nole ha dimostrato ancora una volta di saper e poter fare la differenza sul campo. A gennaio ha iniziato la propria annata vincendo l’ATP 250 di Adelaide, grazie al successo sull’americano Korda. Successivamente, il serbo ha messo le mani sul decimo Australian Open mentre a maggio ha vinto per la terza volta in carriera il Roland Garros.

Djokovic può continuare a fare la differenza? Le ambizioni per il 2024

Proprio grazie al torneo di Melbourne, Djokovic ha agganciato Nadal in testa alla classifica dei giocatori con più Slam vinti in carriera. Un primato che poi il serbo ha arricchito ulteriormente, proprio con la vittoria a Parigi e con quella a New York. E sul cemento americano, al termine della vittoria contro Medvedev, Nole ha voluto fare una dedica speciale. Il serbo ha esposto una maglia celebrativa dedicata a Kobe Bryant con la scritta “Mamba Forever” e il numero 24 stampato dietro. Un momento significativo, che ha ricordato proprio il legame fra il cestista scomparso nel 2020 e il tennista serbo.

Djokovic avrebbe potuto anche fare l’en plein qualora avesse trionfato anche a Wimbledon contro Carlos Alcaraz. Un giocatore scalzato dal trono del ranking ATP proprio all’inizio di questa settimana. Il serbo è riuscito a salire sul gradino più alto del ranking per la decima volta in carriera, avvicinandosi alle 400 settimane complessive da numero uno al mondo. Una cifra che mai nessun tennista è riuscito a raggiungere, se consideriamo che il secondo all-time è proprio Federer con 310 settimane. Ma per quanto tempo ancora riuscirà a mantenere alto questo livello?

Djokovic vuole chiudere il 2023 con la vittoria alle ATP Finals di Torino

La sensazione è che Nole non voglia smettere assolutamente di vincere e giocare, dimostrando la propria forza ed esperienza fin quando sarà possibile. Sembra in un certo senso improbabile un suo ritiro a stretto giro, sebbene sia già in un’età non proprio giovanissima. Djokovic nel 2023 ha vinto anche il Masters 1000 di Cincinnati ma punterà ancora ad una vittoria, dato che parteciperà anche alle ATP Finals di Torino. Un torneo che Nole ha vinto in sei occasioni totali, compresa l’ultima dello scorso anno.

Nel 2024 il serbo metterà sicuramente nel mirino i principali tornei del circuito, provando ad incrementare il proprio bottino personale. E c’è anche chi, come l’ex tennista Paolo Bertolucci, afferma che Djokovic può raggiungere la cifra di 30 Slam vinti. Una cifra sicuramente paurosa, che tuttavia non è impossibile per uno come Nole. Magari oggi Djokovic poteva già essere molto più vicino a questa cifra, se consideriamo che ha saltato due Slam a causa della sua mancata vaccinazione. Un tema su cui il serbo non sembra aver mai cambiato opinione in questi anni generando numerose polemiche.