Il caso Pogba continua a tenere banco nel mondo del calcio. Il giocatore della Juventus, trovato positivo al testosterone, è stato sospeso dal Tribunale Nazionale Antidoping e rischia una pesante squalifica. Bisognerà attendere le controanalisi che, se confermeranno il primo esito, porteranno alla massima sanzione.
Il suo ritorno a Torino rischia di trasformarsi in un vero e proprio incubo e la Vecchia Signora potrebbe anche scegliere di interrompere il suo rapporto lavorativo. Alessandro Coni, segretario generale dell’Associazione Italiana Avvocati dello Sport, spiega in un’intervista a Tag24 quali sono i possibili scenari e cosa avverrebbe in caso di squalifica.
Caso Pogba, stipendio a rischio? Alessandro Coni parla a Tag24
“Ci vuole cautela, bisognerà aspettare del tempo. Se la notizia verrà confermata dalle controanalisi – ha esordito Coni- si arriverà a una squalifica e, con molta probabilità, la Juve opterà per la risoluzione del contratto. Così facendo la società torinese non dovrebbe più pagare lo stipendio di Pogba”.
Il segretario generale dell’Associazione Italiana Avvocati dello Sport ha poi aggiunto: “Non va escluso che la Juve decida di tenerlo in rosa anche in caso di squalifica. A questo punto i bianconeri sarebbero comunque costretti a pagare una parte minima del suo ingaggio e non potrebbero fare altrimenti”.
Pogba, ecco cosa dice il regolamento della Figc sugli stipendi
L’articolo 5.5 del regolamento che si sono dati la Figc, la Lega e e l’Assocalciatori ci fornisce dettagli fondamentali su casi di questo tipo: “L’obbligo di versamento della retribuzione, nella parte sia fissa sia variabile, da parte delle Società è sospeso, previa Comunicazione a partire dalla data di decorrenza di una delle due seguenti circostanze e per tutta la sua durata: se il Calciatore abbia subito provvedimenti disciplinari interdittivi dell’attività sportiva per effetto di sanzioni in materia di illeciti sportivi, di divieto di scommesse e di pratiche di doping, nonché nei casi di indisponibilità del Calciatore per effetto di provvedimenti, anche temporanei, disposti dall’Autorità Giudiziaria”.
Nel regolamento, però, è specificato che questa riduzione “non può in ogni caso comportare una diminuzione della Retribuzione al di sotto di quella minima prevista nella Tabella dei minimi federali“. Tale cifra, per i giocatori che hanno superato i 24 anni di età, è a pari a 42.477 euro lordi. La Juve, perciò, sarà comunque obbligata a pagare questa somma all’ex Manchester United. Tuttavia, come sottolineato da Alessandro Coni, non è escluso che si arrivi a un’immediata separazione tra le due parti.
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