I fondi del PNRR destinati allo sport hanno lasciato più di qualche perplessità in Giovanni Malagò che non ha esitato nel ribadire la sua posizione in merito. Il pretesto per ritornare sulla questione è stato fornito dall’indagine sull’indice di sportività delle province italiane pubblicata sul Sole 24 Ore; proprio a proposito dei dati emersi da tale ricerca e in relazione alla percentuale di fondi previsto per lo sviluppo dello sport in Italia, Malagò ha affermato:
Allo sport è stato destinato solo un miliardo, di cui 300 milioni alla scuola, ditemi se su 209 miliardi all’Italia lo sport si meritava di prendere solo lo 0,40% del totale. Siamo molto vicini al ministro Abodi, che sicuramente ora deve trovare il modo di correggere perché soprattutto al sud è complicato migliorare certi dati
Parla di “correzione” il presidente del Coni e in questo senso il messaggio è certamente una stilettata anche a coloro che in primis avrebbero dovuto salvaguardare lo sport come Spadafora e Vezzali. Quanto alla sua posizione, non ci sono dubbi:
Su come sono stati indirizzati i fondi del Pnrr allo sport la mia posizione è pubblica, il ministro Abodi ha ereditato un disastro assoluto
Sport, Malagò sui fondi PNRR e il caso Caivano: “Siamo a disposizione”
Il tema della gestione dei fondi del PNRR apre anche una questione geopolitica che sottolinea la necessità di interventi mirati e più intensivi nel Sud Italia. In particolare, i recenti fatti di Caivano hanno chiaramente evidenziato quanto determinate aree debbano necessariamente vivere un percorso di rivoluzione sotto il profilo sociale e, in questo senso, l’intensificazione delle attività dedite allo sport sarebbe un punto nevralgico per risolvere la situazione.
Nello specifico, parlando del comune nel napoletano, Giovanni Malagò ha ribadito di essere a disposizione in qualità di consulenti fermo restando che la gestione di tali criticità non spetti al Coni:
Io sono stato un combattente nel difendere il perimetro del Coni nonostante i tantissimi sconfinamenti che abbiamo subito. E questa materia non è di competenza del Coni, questo è sicuro. Ma siamo dei consulenti discreti sotto profilo di conoscenza della materia. Per questo siamo a disposizione se ci chiedono qualcosa. Poi è chiaro che sotto il tema sociale se coinvolgi qualche persona del nostro mondo è importante