Dagli Usa sta arrivando un nuovo pacchetto di armamenti per Kiev: si tratta dei missili a lungo raggio Atacms, un modello particolarmente adatto al trasporto e allo sgancio di bombe a grappolo. Oltre ai missili Atacms, c’è trattativa anche per l’incubo del modello Gmlrs, altrettanto valido per ordigni a grappolo.
L’informazione è riportata da Reuters, che cita alcune fonti interne all’amministrazione di Washington. Pare ci sia ancora prudenza sul nuovo invio da parte della Casa Bianca: le discussioni sulla nuova concessione di armamenti all’Ucraina sarebbero ancora in atto. Nel frattempo, Kiev non si accontenta delle promesse Usa sui missili Atacms: la capitale ucraina fa pressioni affinché all’assemblea Onu della prossima settimana si discuta dell’invio di nuovi missili a lungo raggio.
Ucraina, droni di Kiev colpiscono la città di Rylsk
Erano presumibilmente droni ucraini quelli che nella notte hanno attaccato due volte la città di Rylsk, nella Federazione Russa. La notizia è stata diffusa via Telegram da Roman Starovoit, governatore della regione di Krusk, il quale ha scritto di un ordigno esplosivo sganciato da un drone che batteva bandiera ucraina.
La bomba ha colpito due edifici, le quali facciate sono state danneggiate, con diverse finestre andate in frantumi. Staravoit rassicura però la popolazione: «Nessuno è rimasto ferito», ha detto.
Lettonia: aperta discussione per chiudere il varco frontaliero con la Bielorussia
Il Comandante della Guardia Costiera della Lettonia, Guntis Pujats, ha comunicato l’intenzione del suo Paese di chiudere il varco frontaliero di Silene, quello che collega Lettonia e Bielorussia. La decisione affonderebbe le sue radici nell’ingente aumento dei flussi migratori provenienti proprio dal Paese alleato di Vladimir Putin, flussi incontrollati che la settimana scorsa hanno dato come esito quasi 900 casi di respingimento.
La Lituania è corsa in soccorso del Paese vicino, promettendo 20 uomini della sua Guardia Costiera per dare una mano al confine lettone in difficoltà, mentre due settimane fa i Ministri degli Interni di Lettonia, Lituania e Polonia avevano deciso di non chiudere, per i momento, tutte le frontiere con la Bielorussia e di concordare misure diverse per contenere l’immigrazione clandestina.