Il vertice che vedrà di fronte Kim Jong-Un e Vladimir Putin è sempre più vicino e gli occhi del mondo sono puntati su quanto accadrà tra i due leader, in particolare quelli degli Stati Uniti. Il treno blindato su cui viaggia il leader coreano ha varcato il confine tra Corea del Nord e Russia.
Vertice Kim Jong-Un e Putin, si svolgerà nell’Estremo Oriente russo
Si avvicina il momento del vertice che vedrà nuovamente di fronte il leader nordcoreano Kim Jong-Un e quello russo Vladimir Putin.
Un vertice che viene monitorato a livello internazionale, per il peso dei due capi di stato nello scacchiere mondiale. Viene, infatti, da un portavoce dello Stato maggiore della Corea del Sud la notizia che il treno blindato su cui viaggia Kim ha varcato, nelle prime ore della mattinata di oggi, 12 settembre 2023, il confine tra i due paesi.
Nel frattempo, secondo quanto reso noto dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov all’agenzia di stampa Tass, non sono ancora noti né il giorno preciso né il luogo in cui si svolgerà l’incontro:
“Non sappiamo ancora dove, ma in Estremo Oriente”.
Tuttavia, alcune fonti rivelano che la città scelta per il vertice dovrebbe essere Vladivostok, con i due leader che dovrebbero incontrarsi mercoledì 13 settembre.
Gli USA: “Pronti a imporre sanzioni a chi aiuta la Russia nell’invasione dell’Ucraina”
L’incontro servirà a ribadire le relazioni bilaterali tra le due nazioni e, soprattutto, potrebbe vedere Kim Jong-Un e Vladimir Putin siglare un accordo per la fornitura di armi dalla Corea del Nord alla Russia.
Se tale ipotesi dovesse concretizzarsi, gli Stati Uniti hanno subito fatto sapere che potrebbero prendere provvedimenti. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha, infatti, dichiarato che il vertice verrà seguito con molta attenzione e di non escludere qualsiasi opzione, a seconda dei suoi esiti.
“Monitoreremo molto da vicino l’esito di questo incontro. Penso di voler aspettare e vedere quale sarà l’esito dell’incontro, prima di fare speculazioni. Ma abbiamo sempre cercato di imporre sanzioni e ritenere responsabili i paesi o le entità che finanziano gli sforzi bellici della Russia”.