L’estate del 2023 si contraddistingue non solo per temperature record, ma anche per problematiche economiche senza precedenti, a causa dei notevoli rincari in diversi settori. A seguito delle tensioni geopolitiche, l’Italia ha subito un impatto economico, che ha influenzato direttamente il bilancio delle famiglie durante il periodo vacanziero. Tra le principali voci di spesa che hanno toccato picchi preoccupanti, i costi dei carburanti sono certamente in cima alla lista. Se poi ci si mettono pure i raggiri, come la truffa alla pompa di benzina di cui si parla in questi giorni, la situazione diventa ancora più problematica.

Truffa alla pompa di benzina: come funziona la truffa dei contatori manomessi

Durante i fine settimana di massimo traffico, molti italiani hanno avvertito l’aumento vertiginoso dei prezzi alla pompa, come avviene generalmente ogni estate o nei periodi di festa. Tuttavia, un problema ancor più grave ha colpito un numero significativo di automobilisti: le truffe al distributore.

Nelle ultime settimane, sono emerse segnalazioni di una truffa specifica legata al contatore dei distributori di carburante. Il modus operandi è semplice ma ingegnoso: il contatore inizia a registrare l’importo prima che il cliente inizi a fare rifornimento e continua a contare anche dopo aver terminato.

Un fenomeno analogo era già stato segnalato negli anni precedenti, ma con l’avvento della digitalizzazione, molti ritenevano che questi problemi fossero stati superati. Purtroppo, come testimoniano alcuni video circolati su piattaforme come TikTok, il problema persiste.

Testimonianze in diretta da Catania

Un video in particolare, girato a Catania, mostra il contatore che, pur senza erogare carburante, continua a incrementare l’importo dovuto. In pochi secondi, si passa da un importo di 7,47 euro a oltre 7,60 euro, per un totale presunto di 4,51 litri di diesel erogati, nonostante il mancato rifornimento.

Come proteggersi dalla truffa alla pompa di benzina

La difesa principale contro queste truffe è l’attenzione. Gli automobilisti sono invitati a monitorare attentamente il contatore prima, durante e dopo il rifornimento. Qualsiasi anomalia, come un contatore che parte in anticipo o che non si ferma, dovrebbe essere un campanello d’allarme.

Se si sospetta una truffa, è essenziale contattare le forze dell’ordine e, se possibile, documentare l’accaduto con foto o video. La documentazione, infatti, è fondamentale. Armatevi del vostro dispositivo mobile e iniziate a registrare l’anomalia, catturando il più possibile del contesto. Questa registrazione fornirà prove tangibili del distributore in questione e della possibile manomissione del contatore.

Benché l’importo “rubato” possa sembrare trascurabile, è fondamentale segnalare queste anomalie per proteggere se stessi e gli altri automobilisti.

Dopo aver ottenuto prove sufficienti, è essenziale coinvolgere le autorità. Carabinieri o, preferibilmente, la Guardia di Finanza dovrebbero essere informati immediatamente. Se possibile, chiedere un intervento sul posto; altrimenti, recarsi alla stazione più vicina con le prove in mano.

Rincaro carburanti ed esposizione dei prezzi: tutti i problemi

Mentre le truffe sono sicuramente una preoccupazione crescente, la realtà dei prezzi crescenti dei carburanti non può essere ignorata. L’introduzione di obblighi come l’esposizione dei prezzi medi presso le stazioni di servizio non ha rallentato l’aumento dei prezzi.

Secondo Fegica (Federazione Italiana Gestori Carburanti e Affini), una rilevante confederazione di gestori, c’è stata una notevole crescita nei prezzi del gasolio e della benzina da quando è stato introdotto tale obbligo. Roberto Di Vincenzo, presidente di Fegica, ha espresso preoccupazione, sottolineando che l’esposizione dei prezzi medi potrebbe non essere la soluzione definitiva sperata.

Le cause degli attuali rincari sono molteplici e vanno oltre la semplice inflazione. Fattori come le decisioni del blocco OPEC influenzano significativamente i prezzi. In particolare, gli aumenti di prezzo erano particolarmente pronunciati nelle autostrade durante i periodi di punta delle vacanze ad agosto. Tuttavia, la tendenza ora si sta estendendo anche ai distributori cittadini.