Una vera e propria leggenda, un’icona dello sport italiano, il simbolo del tennis in Italia: Nicola Pietrangeli festeggia novant’anni. E’ tutto questo e molto di più e per l’occasione ha deciso di celebrare la serata alla grande. Un evento esclusivo, una cena organizzata al Circolo Canottieri Roma, di cui l’ex tennista è socio onorario, e a cui tutti vorrebbero partecipare. Tra gli invitati il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che era già stato annunciato nei gironi scorsi e tante personalità importanti del mondo politico, dello sport e non solo. Nella prima parte della serata, però, Pietrangeli ha deciso di dedicare un momento ai media. Ecco cosa ha detto il campione ai microfoni dei cronisti presenti.

Pietrangeli festeggia novant’anni

Novant’anni di storia, di passione, di sport, di amore. Di trionfi e sconfitte. Novant’anni di record. Nicola Pietrangeli ha scritto una pagina indelebile del tennis nel nostro Paese. È stato amato, ma anche criticato. Ha vissuto al massimo, ha dato tutto. Oggi festeggia un traguardo di vita: novant’anni appunto. Ha intenzione di farlo alla grande, accompagnato dai suoi tre figli, con una cena super esclusiva a bordo piscina nel Circolo Canottieri Roma. Per l’occasione, pochi giorni fa, ha anche lanciato l’uscita della sua biografia, edita da Sperling&Kupfer, dal titolo “Se piove, rimandiamo”.

Non ha peli sulla lingua, non ne ha mai avuti e non ha di certo intenzione di cominciare adesso. Prima di dare il via ai festeggiamenti, ha dedicato una parte ai media. È stata l’occasione per riavvolgere il nastro e ricordare i momenti più importanti della sua carriera. È emozionato Nicola quando si avvicina ai microfoni dei cronisti presenti: E’ un traguardo importante – ha esordito – un compleanno molto sentito. Devo ammettere che non mi aspettavo tutto questo affetto. Lo dico con sincerità. Addirittura per strada mi hanno fermato per farmi gli auguri. I giorni più belli della mia vita? Sportivamente parlando ne ho due: la seconda vittoria a Parigi e la Coppa Davis; nella vita privata invece non saprei scegliere. Fortunatamente ne ho vissuto tanti. Chi dice di non avere rimpianti mi sta antipatico, non è possibile. Però i rimorsi no, quelli non li ho”.

Tra passato e presente: l’amore per il tennis

Nella sua carriera ha vinto tanto. In Italia nessuno è mai più riuscito a fare meglio di lui. Ha vinto quattro titoli Slam ed è l’unico ad aver disputato sette finali. Agli Internazionali di Roma ha trionfato per ben due volte, come lui stesso ci ha tenuto a ricordare. E ha scritto la storia battendo record importanti. Con 164 match disputati, è il tennista con il maggior numero di partite giocate in Coppa Davis. Suo il primato mondiale con 120 vittorie. È il più grande di sempre? Impossibile probabilmente sostenere il contrario, i numeri non mentono e dicono questo. Personalità importante, tanti gli avversari che hanno provato a dargli filo da torcere. Ma questa sera l’ex tennista ne sceglie uno solo: Quello a cui sono stato più affezionato è Manolo Santana. Oltre all’amicizia sfrenata che ci legava, ci divertivamo molto a giocare uno contro uno”.

Molto prima di Berrettini, molto prima di Sinner. Molto prima di tutti gli altri. Pietrangeli ha fatto la storia e ci tiene che questo gli venga sempre riconosciuto. “Cosa mi dispiace dello sport di oggi? Quando parlano di ‘era moderna’ è come se il resto non esistesse. Chi parla in questo modo sbaglia, c’è un passato importante e va sempre tenuto in considerazione ha concluso prima di dare il via alla festa. Ora non resta che brindare, al passato, al presente e al futuro!