Scuola, le nuove assunzioni del 2023 hanno coperto un posto su due: le cattedre vacanti e disponibili saranno coperte dai supplenti, in attesa del concorso straordinario ter che dovrebbe essere bandito in questo mese. Il ministero dell’Istruzione e del Merito di Giuseppe Valditara aveva ricevuto l’autorizzazione dal ministero dell’Economia e delle Finanze per assumere 62mila tra docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata).

I posti per le immissioni in ruolo degli insegnanti sono circa 52mila, ma solo 41mila risultano coperti dal docente della rispettiva classe di concorso. La copertura delle cattedre vacanti è stata dell’80%, in aumento rispetto a quanto avvenuto lo scorso anno quando la percentuale raggiungeva il 47% dei posti autorizzati. 

Scuola, nuove assunzioni 2023, coperto un posto su due

Tuttavia, se si prende in considerazione il totale dei posti liberi e disponibili nella scuola, pari a 81mila cattedre, la percentuale delle assunzioni dei docenti scende al 50 per cento, all’incirca l’andamento che si è registrato negli scorsi anni. 

I numeri arrivano in attesa del concorso straordinario ter, il cui bando dovrebbe uscire in questo mese di settembre. I posti del bando saranno 30.216. Tuttavia, con le prove da svolgersi in autunno o inverno, le assunzioni a tempo indeterminato dei vincitori del concorso potranno avvenire non prima dell’inizio dell’anno scolastico 2024-2025. 

I posti rientrano nelle assunzioni previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), a potenziamento dell’organico della scuola. Tuttavia, a fronte delle assunzioni diminuisce il numero degli studenti. Ai nastri di partenza del nuovo anno scolastico, sono 90mila gli iscritti in meno. Tra dieci anni le stime parlano di una perdita di 1,4 milioni di studenti nelle scuole italiane. 

Scuola nuove assunzioni docenti Ata: in arrivo il concorso straordinario e le supplenze 

Al nuovo concorso straordinario ter potranno candidarsi i docenti che abbiano già prestato servizio nella scuola. È infatti previsto il requisito dei 36 mesi di supplenza nella scuola. In alternativa, si potranno candidare gli aspiranti insegnanti in possesso di 24 crediti formativi universitari (Cfu), conseguiti secondo le regole del vecchio ordinamento.

All’avvio dell’anno scolastico, non sono solo i docenti a mancare. Infatti, Nelle segreterie delle scuole con le nomine è stato coperto appena il 30 per cento dei posti vacanti, nonostante le circa 11mila (10.913) unità di personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) da immettere in ruolo. Anche nelle segreterie delle scuole, quindi, si farà ricorso alle supplenze. 

Immissione in ruolo, le opportunità per il personale Ata dal decreto Pa bis 

Altre opportunità di impiego nelle segreterie arriva da quanto prevede il decreto Pa bis che ha stanziato 50 milioni di euro per il rafforzamento del personale, anche in vista degli adempimenti relativi all’attuazione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Con i fondi si punterà, infatti, a potenziare servizi quali mense, palestre e orario prolungato al pomeriggio. 

Assunzioni scuole Sud Italia in arrivo, ecco quali insegnanti e Ata sono interessati

Ulteriori incarichi per docenti e personale Ata sono previsti nell’ambito del rafforzamento delle scuole del Mezzogiorno d’Italia, obiettivo dichiarato del decreto “Coivano” approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri del governo Meloni.

L’esecutivo ha stanziato una trentina di milioni di euro per portare avanti i progetti, rientranti nei target del Pnrr, di contrasto all’abbandono scolastico e di abbattimento del gap (territoriale), oltre al recupero degli apprendimenti. A tal proposito, verranno immessi insegnanti pronti a mettersi in giorni in forza di uno stipendio più alto e di un maggiore punteggio ai fini della carriera, ma l’intero progetto comporterà anche assumere personale Ata che possa garantire la continuità oraria delle scuole anche al pomeriggio.

In tutto, le scuole coinvolte nel progetto dovrebbero essere circa 2mila, i milioni per le assunzioni di insegnanti e personale amministrativo dovrebbero essere all’incirca 10 per ciascun organico.