Il giornale tedesco Sueddeutsche Zeitung ha pubblicato un approfondimento in prima pagina intitolato “Un camion della spazzatura su due è fermo” in merito all’emergenza rifiuti che da anni è presente nella città di Roma.
Roma è sicuramente uno dei maggiori motivi di vanto per l’Italia all’estero, ed è attualmente la 16esima città più visitata al mondo.
Tra i tanti pregi, monumenti artistici e bellezze che la capitale propone, ci sono però anche dei difetti.
Emergenza rifiuti a Roma: i pro e i contro analizzati dal giornalista tedesco
Nel reportage a cura dell’autore Marc Beise, il giornalista ha raccontato di una grande pulizia nella zona Trastevere, spesso tacciata di essere una delle più sporche della capitale, e dopo aver visto la situazione anche nelle zone periferiche, ha dichiarato quanto segue:
In molti luoghi i contenitori sono stracolmi e sembra che ci sia un’emergenza rifiuti. Stanno crescendo spontanee montagne di rifiuti; il problema non è solo la gestione dei rifiuti, ma anche le tante persone a cui non frega niente della pulizia della propria città.
Per non dimenticare gli onnipresenti e piuttosto aggressivi gabbiani di Roma che beccano ogni sacco della spazzatura non protetto. Nel mese di agosto al Colosseo si sono visti sempre più ratti , innervosendo i gestori del turismo. Sono state piazzate delle trappole e smaltiti i rifiuti.
In zona Colosseo, Beise si è imbattuto nei numerosi ratti presenti nella zona del Colosseo e in gabbiani da lui definiti molto aggressivi.
In particolare, il giornalista cita anche gesti incoraggianti da parte dei cittadini e volontari, come nel caso del quartiere Magliana: persone comuni puliscono a loro volta dopo il netturbino e controllano che non rimangano residui di sporcizia per strada.
In conclusione, il reporter, ha spiegato che numerosi cittadini hanno denunciato alle amministrazioni comunali il problema dei rifiuti, senza ricevere alcuna risposta in merito.
LEGGI ANCHE – Emergenza rifiuti a Roma e Roma, continua l’emergenza rifiuti. Strade e marciapiedi invasi dalla spazzatura del dopo Natale