La Libia è sferzata dalle pesanti piogge e dalle violente folate di vento della tempesta Daniel, arrivata nel Paese negli scorsi giorni. La città di Derna è la più colpita della Nazione, ma gli effetti distruttivi del tifone si sono sentiti in molte zone limitrofe, specie nella regione di Jabal al-Akhdar e nella periferia di al-Marj.
In tutto sono 150 i morti a causa della tempesta, ma il bilancio potrebbe aggravarsi: risultano infatti ancora disperse diverse decine di persone. Vista la gravità delle condizioni meteorologiche, il Primo Ministro Osama Hammad ha scelto di concedere due giorni di stop al lavoro di tutti i settori all’est del Paese, fatta eccezione per gli operatori di sicurezza, sanitari e di emergenza.
Libia, la tempesta Daniel causa 150 morti: operazioni di ricerca e salvataggio ancora in corso
Il giornale locale The Libya update parla di 13 morti nella città di Al-Bayda, il quarto centro più importante del Paese, mentre altre 7 persone sono morte a Sussah, circa 30 km a nord-est di Al-Bayada. Il direttore del principale centro medico di Bengasi ha rilasciato una dichiarazione in cui prevede che il bilancio totale nella città sarà superiore alle 100 vittime, viste le molte persone che i soccorritori stanno ancora cercando, sparite nell’impeto delle esondazioni.
ll centro meteorologico arabo regionale ha parlato di precipitazioni stimate tra i 50 e i 250 mm, con fulmini e tuoni, mentre i venti hanno toccato anche i 180 km orari. Secondo gli esperti, l’intensità delle folate dovrebbe attenuarsi, ma la prudenza è comunque raccomandata per i prossimi giorni.
La tempesta Daniel è ora diretta verso est, nelle zone di Jaghbub, fino a raggiungere il confine con l’Egitto. La situazione in Libia è tanto grave che anche le Nazioni Unite stanno monitorando le condizioni della popolazione nella regione orientale del Paese.