Circa 400 azioni dimostrative per chiedere la fine dell’uso dei combustibili fossili. Manifestazioni da mettere in atto da venerdì e fino al vertice Onu sul clima previsto a New York il 20 settembre. Le ha programmate la rete mondiale delle associazioni ambientaliste.
Gli ambientalisti promettono 400 manifestazioni fino al vertice Onu sul clima del 20 settembre
Si tratta di centinaia di sigle del mondo ambientalista riunite sotto la rete Climate Action Network (Can), tra le quali Fridays for future, e garantiscono la partecipazione di milioni di persone.
Le azioni – riporta una nota dell’organizzazione – fanno parte di un’escalation globale delle proteste di massa che chiede una rapida fine dei combustibili fossili in modo giusto ed equo, in vista del vertice delle Nazioni Unite sul clima del 20 settembre a New York. Il Segretario generale delle Onu, António Guterres, ha invitato i leader mondiali a prendere impegni ambiziosi per l’eliminazione graduale ed equa dei combustibili fossili e un passaggio alle energie rinnovabili sostenibili.
L’accusa: “I disastri tuttora in atto non scalfiscono gli inquinatori”
Gli ambientalisti ricordano che lo scorso luglio è stato il mese più caldo della storia.
I disastri climatici mortali e senza precedenti che stanno colpendo il mondo sembrano lasciare indifferenti gli inquinatori – denuncia Tasneem Essop, direttore esecutivo di Can – Emittenti storici come la Norvegia, il Regno Unito e gli Stati Uniti annunciano nuovi progetti per i combustibili fossili, mentre inondazioni, incendi e ondate di calore si impadroniscono delle nostre vite. Con l’azione dei prossimi giorni manderemo un forte messaggio all’industria dei combustibili fossili e ai suoi sostenitori: il loro tempo è scaduto.
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