Negli Stati Uniti, oggi è il giorno dedicato alla commemorazione e al ricordo: l’attacco alle torri gemelle, l’episodio terroristico più sanguinoso di cui l’America abbia memoria, è giunto al suo 22esimo anniversario. Tre attentati, 3.000 vittime: questo il bilancio dei terroristi di Al Qaeda a New York, al Pentagono e su quel volo 93 che i passeggeri riuscirono a far schiantare in Pennsylvania prima che raggiungesse la Casa Bianca. Sul luogo in cui sorgevano le due torri, è stato costruito un memoriale.

Proprio su quel memoriale, i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno condotto oggi una bandiera americana, in ricordo anche dei colleghi che l’11 settembre 2001 persero la vita nel tentativo di salvare i cittadini newyorkesi rimasti intrappolati nell’inferno delle torri. Durante la cerimonia di commemorazione prevista, verranno letti i nomi di tutte e 3.000 le vittime, scanditi da sei momenti di silenzio.

Attacco alle torri gemelle, 22esimo anniversario: gli impegni delle autorità

In occasione di questo momento intenso e solenne per la storia degli Stati Uniti, molte sono le autorità politiche e pubbliche impegnate in diverse attività di commemorazione. La First Lady Jill Biden e il segretario della Difesa Lloyd Austin visiteranno il Memorial del Pentagono, mentre la vicepresidente Kamala Harris sarà accompagnata dal sindaco di New York, Eric Adams, l’ex sindaco Michael Bloomberg, la governatrice dello stato di New York, Katie Hochul, e il senatore democratico Chuck Shumer al World Trade Center.

Il secondo gentiluomo degli Stati Uniti Doug Emhoff sarà invece impegnato in una commemorazione a Shanksville in Pennsylvania, dove si schiantò l’unico dei 4 aerei dirottati a non aver raggiunto il suo obiettivo.

Le parole di Eddie Ferguson: “Tutti si unirono e fecero quello che potevano”

Cariche di emozione sono state le parole del capo dei vigili del fuoco nella contea di Goochland in Virginia. Così Eddie Ferguson ha voluto ricordare il forte senso di appartenenza che, nella tragedia dell’attacco terroristico, ha saputo unire il popolo americano:

Eravamo un paese, una nazione, un popolo, proprio come dovrebbe essere. Quella era la sensazione: che tutti si unissero e facessero quello che potevamo, dove eravamo, per cercare di aiutare.

Oggi come allora, in tutta l’America si moltiplicano i messaggi di solidarietà e di ricordo per quell’11 settembre di 22 anni fa. A Columbus, in Indiana, gli operatori dei servizi di emergenza stanno trasmettendo un messaggio in ricordo degli agenti della polizia e dei Vigili del fuoco che quel giorno salvarono, o morirono provandoci, centinaia di vite.

Nel Missouri, a Fenton, i Boy Scout e le Girl Scout alzano e abbassano la bandiera americana durante la loro commemorazione al “Memoriale degli Eroi”, dove è conservato un pezzo d’acciaio del World Trade Center e dove è stata apposta una targa commemorativa per Jessica Leigh Sachs, vittima dell’antenato.

Infine, La contea di Monmouth, nel New Jersey, ha reso da quest’anno l’11 settembre una festività per tutti i dipendenti della contea in modo che potessero partecipare alle commemorazioni. Insomma, tutto il mondo a stelle e strisce si è unito come da tradizione ormai nel ricordo di una delle vicende più traumatiche della storia americana.