“Porta a Porta” e “Cinque Minuti” sono pronti a ripartire con una stagione 2023/2024 all’insegna della continuità, come ha sottolineato Bruno Vespa colonna portante dell’approfondimento su Rai 1. Il giornalista ha presentato presso la sede di Viale Mazzini la nuova stagione, annunciando anche i primi ospiti. Noi di TAG24 abbiamo avuto modo di intervistarlo.

Porta a Porta stagione 2023/2024, video intervista a Bruno Vespa

Bruno Vespa a margine dell’intervista sottolinea a TAG24 la soddisfazione per la conferma di “Cinque Minuti” e per la 29esima edizione di “Porta a Porta“: “Speriamo di non annoiare perché in Cinque Minuti è anche possibile farlo. Abbiamo visto che la politica e la cronaca spesso funzionano meglio dello spettacolo”, svelando anche che per lui non è un problema il poco minutaggio a disposizione per le interviste. “Io caratterialmente sono sintetico, se scrivo l’editoriale per un giornale è lungo la metà degli altri”. Poi rivela l’unico no che ha ricevuto negli anni per Porta a Porta: “Mario Draghi mi ha detto no, ma posso dire che non è andato da nessun altro. Venire quest’anno? Non lo so, è una persona molto riservata”, parlando dell’ex Presidente del Consiglio.

Bruno Vespa i primi ospiti annunciati e quella frecciatina a Fabio Fazio

Durante l’incontro con la stampa Bruno Vespa ha subito svelato i primi ospiti per “Porta a Porta” e “Cinque Minuti”: “Stasera partiremo dopo il TG1 avendo ospite la mamma della cuginetta maggiore di Caivano, mentre mercoledì avremo a Porta a Porta Giorgia Meloni. Domani anche per la prima puntata di Porta a Porta torneremo su Caivano con ospite la maestra, mentre per quanto riguarda gli altri ospiti politici settimana prossima ci sarà Giuseppe Conte mentre quella seguente Elly Schlein”, per poi riservare alcune frecciatine ad altre trasmissioni pur senza fare nomi: “Abbiamo fatto lo stesso risultato dell’anno precedente, l’unica rete che ci ha superato di poco è Canale 5 che ha Grande Fratello e Isola dei famosi che in seconda serata toccano il 40% di share. Sono stato sempre favorevole alla pubblicità perché porta soldi a casa. Sono orgoglioso di avere due spot che ci massacrano a quell’ora con le persone stanche, ma sono spot molto appetibile. Abbiamo 8 spot pubblicitari che portano all’azienda molto più del costo di questa azienda. Vi invito a verificare quanto sono costate altre trasmissioni alla Rai, perché noi ci facciamo il mazzo di notte”.

Quando la stampa lo incalza sul nome di Fabio Fazio spiega: “Lui è il re dei contratti, così come Enzo Biagi lo era per le liquidazione. Fabio è davvero il numero uno per i contratti, se fosse disponibile e non costasse così tanto inviterei tutti voi a seguire un corso da lui”, poi svela un retroscena sugli ultimi controversi rinnovi di contratto in Rai: “Io stavo per dare il contratto nuovo con Fuortes, lui mi ha detto a marzo che andava via e non avrebbe firmato nulla. Quello che è accaduto a me è accaduto a lui, che ha optato per un’altra offerta“. Poi loda anche altre due colleghe che non lavorano più con la Rai: “Mi aspettavo che Lucia Annunziata entrasse in politica, ma ha dichiarato di aver rifiutato. Bianca Berlinguer? Lei era molto più problematica di me da gestire per la direzione”, spiega con il sorriso spezzando poi una lancia in suo favore “Meno ascolti di Giordano su Rete 4? Dobbiamo darle tempo”.

Il retroscena sulla mancata presidenza Rai

Bruno Vespa parla poi di quando gli è stata offerta la Presidenza della Rai:È accaduto per ben due volte. La prima è stata quando Casini e Pera erano i presidenti di Camera e Senato, la seconda invece quando ci fu l’accordo tra Renzi e Berlusconi. In entrambi i casi ho ringraziato spiegando che faccio altro nella vita per lavoro, come amministratore delegato durerei 10 giorni”, poi svelando un aneddoto su due speciali in particolare realizzati nel corso della sua carriera su Porta a Porta: “Quando morì Gianni Agnelli la sera gli ascolti andarono peggio di quando quest’anno c’è stata la scomparsa di Silvio Berlusconi. Non esistono risultati acquisiti, oggi si riparte come se fosse il 22 gennaio del 1996 per ne il mondo è cambiato e cambia ogni giorno. Sono delle sfide straordinari ed emozionanti, non avrei mai pensato di durare così tanto”. L’ultima chiosa è naturalmente per la politica, con una stagione che si preannuncia particolarmente intensa: “Avremo le elezioni europee che mostrano, a differenza delle politiche, quanto vale davvero un partito. Sarà una campagna elettorale molto dura, cercheremo di dare voce a tutti”.