Da un campione senza tempo a una leggenda assoluta. Durante la finale degli US Open vinta contro il russo Daniil Medvedev, Novak Djokovic ha voluto omaggiare il cestista Kobe Bryant, morto il 26 gennaio 2020 a causa di un incidente aereo. Il tennista serbo ha ricordato l’ex giocatore dei Lakers riservandogli parole davvero emozionanti e mostrando una maglietta con scritto “Mamba forever”.

Il numero 1 del ranking ATP ha conquistato il suo ventiquattresimo Slam in carriera senza grandi difficoltà, trionfando in tre set. Dopo i successi agli Australian Open e al Roland Garros Djokovic si è reso protagonista dell’ennesima impresa della sua carriera. Poco prima della premiazione il tennista di Belgrado si è presentato con addosso una maglietta del tutto unica.

“Mamba forever”: cosa significa?

La scritta “Mamba forever” sulla t-shirt ha riportato alla mente le magie di uno dei cestisti più forti della storia. Kobe, tragicamente scomparso dopo la caduta del suo elicottero, ha lasciato un segno indelebile all’interno del mondo dello sport. Anche per questo Djokovic ha pensato di dedicargli un trofeo così importante. L’ex stella dell’NBA era conosciuta da tutti con il soprannome di “Black Mamba”, riferito a uno dei rettili più letali del pianeta.

La dedica di Djokovic a Kobe Bryant

“Io e Kobe eravamo buoni amici, abbiamo parlato tantissimo di cosa vuol dire avere una mentalità vincente e lui mi è stato vicinissimo quando stavo attraversando un momento difficile per via del mio infortunio, lavorando duro per cercare di tornare al top. È stata una delle persone su cui ho potuto fare più affidamento, era sempre presente per ogni tipo di consiglio e di aiuto, da vero amico”, ha sottolineato Djokovic durante il suo discorso.

Il serbo ha poi aggiunto: “Quando è occorsa la tragedia in cui ha perso la vita insieme a sua figlia ho sofferto davvero tantissimo e allora ho pensato al n°24, il numero che indossava sulla maglia quando è diventato una leggenda per i Lakers e per il basket in tutto il mondo, e ho pensato che potesse essere un gesto simbolico ricordarlo così per tutte le cose che ha fatto”.

Il tennista ha svelato un rapporto d’amicizia che in pochi conoscevano. D’altronde il 24 dei Lakers, durante la sua lunga carriera, ha stretto legami anche con colleghi lontani dall’universo del basket.

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