Leonardo Bonucci ha rappresentato uno dei casi più attenzionati del calciomercato estivo in Italia. Dopo essere stato messo fuori rosa dalla Juve all’inizio della sessione, il difensore ha continuato ad allenarsi per conto suo, attendendo offerte di mercato. La Lazio sembrava vicina ad acquistarlo, ma alla fine è stata l’Union Berlino ad avere la meglio. Dopo aver abbandonato il suo posto con i bianconeri, anche in Nazionale è stato messo in discussione, prima da Roberto Mancini e poi da Luciano Spalletti, che non lo ha convocato per qualificazioni agli Europei 2024. Ma adesso tutto può essere ribaltato. Bonucci potrebbe ancora giocare con l’Italia, anche dalla Germania.

Bonucci ancora convocato dall’Italia? Spalletti ci pensa

Le porte dell’Italia non sono ancora del tutto chiuse per Leonardo Bonucci. Spalletti intende lasciare uno spiraglio aperto per il difensore dell’Union Berlino, che in carriera ha raccolto 121 presenze con la Nazionale, segnando anche otto gol, tra cui uno nella finale dell’Europeo 2020 contro l’Inghilterra. L’icona azzurra, anche dalla Germania, viene ancora attenzionato dal nuovo ct.

Lo riporta La Gazzetta dello Sport, spiegando come nonostante la mancata convocazione in questa batteria di gare, Spalletti stia pensando a lui per i prossimi impegni. Non sarebbe più capitano della Nazionale, ma rimarrebbe un assoluto riferimento. Glielo avrebbe fatto sapere in una telefonata privata, in cui gli è stato riferito che verrà seguito anche in Bundesliga. Una prova di fiducia da parte del ct dell’Italia, che adesso Bonucci dovrà ricambiare a suon di prestazioni. Magari mantenendo quella leadership che lo ha sempre contraddistinto, soprattutto con la maglia della Nazionale.

Le parole di Buffon

Negli scorsi giorni il tema Bonucci è stato oggetto di discussione anche per Gianluigi Buffon, nuovo capodelegazione della Nazionale. L’ex portiere della Juve ha parlato del suo vecchio compagno in conferenza stampa: “Abbiamo avuto contatti questa estate, devo ora inviargli anche un messaggio dopo il suo arrivo all’Union Berlino. Ha fatto una scelta ponderata, lui è abituato a combattere e a raggiungere obiettivi lottando anche quando ci sono difficoltà. È qualcosa che va riconosciuto affrontando questa ultima sfida con i disagi del caso, perché magari non era completamente felice di concludere in questo modo eppure ha deciso di non arrendersi e questo è un insegnamento importante. Per quanto riguarda la selezione nazionale, sono l’ultimo che può dirlo perché sono appena tornato e non ho nemmeno la competenza per farlo”.