Il Decreto Lavoro ha introdotto, a partire dal 1° settembre 2023, il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) e per beneficiarvi, bisogna anche accedere alla Piattaforma Siisl.

I destinatari del SFL sono i singoli componenti dei nuclei familiari, di età compresa tra i 18 e i 59 anni e che hanno un Isee familiare, in corso di validità, non superiore a 6000 euro.

L’Inps, con la pubblicazione della circolare n. 77, il 29 agosto 2023, ha fornito tutte le indicazioni necessarie sulle modalità di accesso alla piattaforma.

Piattaforma Siisl, come accedere per beneficiare del SFL

La circolare n. 77/2023, pubblicata dall’Inps, fornisce le indicazioni necessarie per accedere alla piattaforma del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), per beneficiare del Supporto per la formazione e il lavoro (SFL).

Come si accedere alla piattaforma Siisl? Il richiedente deve collegarsi sul sito dell’Inps, alla pagina dedicata al SFL. Una volta cliccato sul “Utilizza il servizio”, non deve far altro che selezionare la seguente voce “Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL)”.

Perché accedere sul portale del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa? Dopo la presentazione della domanda all’Inps, il richiedente deve precompilare il Patto di attivazione digitale (PAD), che diverrà operativo all’esito positivo dell’istruttoria della domanda.

Nel PAD, il beneficiario è chiamato a fornire tutte le informazioni per la presa in carico. Inoltre, deve individuare almeno tre agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione. Infine, sottoscrivendo il Patto di attivazione digitale, si impegna a presentarsi alla convocazione del servizio per il lavoro competente per la stipula del patto di servizio personalizzato, confermando l’autorizzazione alla trasmissione dei propri dati.

Come presentare la domanda all’Inps

La domanda di accesso alla SFL deve essere trasmessa esclusivamente per via telematica, nelle seguenti modalità:

  • In autonomia;
  • Tramite enti di Patronato e, dal 1° gennaio 2024, anche Caf.

Cosa deve indicare il richiedente nella domanda? Nell’istanza, il richiedente deve:

  • Rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva;
  • Se di età compresa tra i 18 e i 29 anni, deve dimostrare l’iscrizione a un percorso di istruzione per adulti di 1° livello;
  • Autorizzare la trasmissione dei dati.

Verificati i dati trasmessi e i requisiti di accesso, l’Inps informa il richiedente di accedere al Siisl, per compilare il proprio CV e sottoscrivere il PAD di cui abbiamo parlato.

A cosa serve il Patto di lavoro personalizzato

Dopo aver sottoscritto il PAD, il richiedente e beneficiario del Supporto per la formazione e il lavoro viene convocato dal servizio per il lavoro competente per stipulare il patto di servizio personalizzato.

Cosa viene indicato nel patto di servizio personalizzato? Come si legge sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:

“Nel patto di servizio personalizzato, sono indicate, quale misura di attivazione al lavoro, almeno tre agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione individuate dal beneficiario nell’ambito del patto di attivazione digitale”.

Si legge, inoltre:

“Il patto di servizio personalizzato può prevedere l’adesione ai servizi al lavoro e ai percorsi formativi previsti dal Programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL), di cui alla Missione 5, Componente 1, del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Dopo aver stipulato il patto, l’interessato può ricevere offerte di lavoro e servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro: viene inserito in progetti di formazione, che possono anche essere individuati autonomamente.

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