Al termine della cerimonia di premiazione il presidente della biennale Roberto Ciccutto ha svelato quando si svolgerà la Mostra del Cinema di Venezia 2024. A differenza di altri festival, come ad esempio Sanremo, la Biennale comunica immediatamente il periodo scelto, che è sempre quello a cavallo tra la fine di agosto e la prima settimana di settembre.
Quando si svolgerà la Mostra del Cinema di Venezia 2024? Le date anticipate rispetto a quest’anno
Il presidente Ciccutto ha svelato che la mostra partirà mercoledì 28 agosto, per poi concludersi sabato 7 settembre. Ci sarà dunque un anticipo dettato dal calendario, con in molti che avevano addirittura ipotizzato una partenza direttamente a settembre. Rispettata dunque la tradizione che vede il festival cominciare sempre nello stesso periodo. Nonostante durante la conferenza stampa di chiusura il direttore artistico Alberto Barbera non abbia nascosto preoccupazioni per lo sciopero negli Stati Uniti di attori e sceneggiatori.
Le parole di Alberto Barbera: “Ho un contratto anche per l’anno prossimo”
Alberto Barbera prende la parola con la stampa italiana per smentire nel modo più assoluto le voci di dimissioni anticipate da direttore artistico della Mostra del cinema di Venezia:
“Non so chi ha messo in giro questa voce, anzi lo so. Perché dovrei dimettermi quando ho un mandato che scade alla fine del 2024? Questa ipotesi delle dimissioni anticipate non esiste. I motivi per essere contenti sono molti. Siamo contenti del fatto che le presenze siano aumentate, i film siano stati considerati di alto livello, quasi tutti hanno ottenuto attenzione e suscitato curiosità e interesse. Qualcuno si è addirittura lamentato che i film belli fossero troppi. Il pubblico è cambiato radicalmente, è composto da giovani e giovanissimi. Sono stato fermato per strada da diciottenni. Sui prezzi alti siamo impotenti, è la città che dovrebbe fare un sistema”.
Il direttore della mostra sottolinea come “Povere Creature” di Yorgos Lanthimos, premiato con il Leone D’Oro, è risultato anche il film preferito dalla stampa italiana ed internazionale presente al Lido, anche se la giuria si è divisa:
“Non è stato all’unanimità. In finalissima infatti anche il giapponese Ryūsuke Hamaguchi con Il Male non esiste, che ha infine conquistato il Leone d’argento. Enea è stato vicino ad essere premiato dai giudici che ne hanno apprezzato il valore, ma alla fine il verdetto è stato giudicato equilibrato e giusto e finalmente non ci sono state polemiche pretestuose. Le uniche hanno riguardato come sempre la presenza di due o tre registi contestati. Evidentemente si poteva parlare di cose positive senza cercare argomenti pretestuosi come accaduto in passato”.
Il direttore ha anche lodato la nuova generazione di cineasti italiani svelata anche dal palmares di Orizzonti:
“Una nuova generazione si sta affermando, come dimostrano i premi ad Orizzonti per Alain Parroni, Enrico Maria Artale e quello degli spettatori a Micaela Ramazzotti, per la quale nessuno avrebbe scommesso perché non è detto che una bravissima attrice possa essere brava anche come regista”.
La paura di pochi film per la Mostra del 2024 è reale in Alberto Barbera, con la questione dello sciopero che è stata ricordato anche dagli artisti premiati sul palco della Sala Grande:
“I conti vanno fatti coi film che ci saranno. L’anno prossimo la scelta sarà condizionata dalla durata dello sciopero, perché se dovesse durare a lungo ci troveremmo con una carenza di film”.
L’appuntamento è dunque al Lido per il prossimo 28 agosto.