Tifosi dell’Italia contro Donnarumma. Il portierone azzurro è finito nel mirino dei social dopo la partita di ieri contro la Macedonia del Nord terminata 1-1 e che complica il percorso verso Euro2024 per la banda del Ct Spalletti. Protagonista in negativo proprio l’estremo difensore del PSG, che sul gol del pareggio su punizione di Bardhi è risultato indeciso nella lettura della conclusione, che ha portato i tifosi a riversarsi sui social per mostrare il proprio disappunto.

Donnarumma, i tifosi non ne possono più

A Skopje non si è vista una bella Italia. La squadra di Spalletti continua a portarsi dietro i problemi della gestione Mancini: in ritardo sulle seconde palle, lenta nel creare filtro e difettosa dal punto di vista della concentrazione, mancata specie al minuto 81′ quando Zaniolo ha steso ingenuamente Elmas al limite dell’area, concedendo la punizione (alla fine decisiva) per i macedoni.

Proprio sulla stoccata di Bardhi, Donnarumma ha dimostrato ancora una volta più di un’incertezza, non leggendo al meglio la conclusione dell’avversario. Una leggerezza costata cara all’Italia, e che ha scatenato le ire dei tifosi, stufi dei continui errori dell’ex Milan. Subito dopo il triplice fischio i social sono stati presi d’assalto, con tantissimi post contro Gigio che chiedono a gran voce una sostituzione in porta.

“Basta con Donnarumma, ennesimo errore, ennesima disattenzione e l’Italia incassa. Contro l’Ucraina deve andare in panchina!”; “Ha colpito ancora”; “Non è da Nazionale”; “Si è fatto fare gol sul suo palo, ora basta”. Un fiume in piena che non si ferma, con tanto di hashtag #Paperumma in tendenza su Twitter: “Altra prestazione da incorniciare di Paperumma”; “Basta con Papaerumma”.

Un fiume in piena, con i tifosi che hanno scelto già il sostituto, Guglielmo Vicario: “Con l’Ucraina Vicario titolare”; “Altro che Donnarumma, facciamo giocare Vicario”; “Ma davvero è così difficile mettere in panchina Donnarumma per Vicario?”.

Ora la palla passa a Spalletti, che ha poco tempo per decidere se dare ancora fiducia a Gigio, o se deciderà per un avvicendamento in porta. I tifosi intanto hanno già deciso.

Macedonia-Italia, lo sfogo di Arrigo Sacchi

Anche Arrigo Sacchi ha avuto da ridire sulla prestazione di ieri, difendendo Spalletti ma puntando il dito sul gruppo squadra: “Luciano è un ottimo allenatore, ma non è un mago. Non gli si possono chiedere i miracoli. Un consiglio, però, mi sento di darglielo: lui ha preso una squadra che evidentemente non era all’altezza del compito. Probabilmente non conosceva tutti i giocatori dal punto di vista caratteriale. È necessario scegliere elementi affidabili per creare un collettivo come ha fatto a Napoli. Un Ct non ha tempo per cambiare la mentalità dei giocatori, deve puntare su uomini che siano disponibili e che interpretino al meglio le sue idee. Preferisco non fare nomi, ma è necessario che abbia ragazzi affidabili, intelligenti, disponibili, con elevate motivazioni e un forte spirito di squadra. Altrimenti, per un allenatore di nazionale, è come andare al suicidio e non credo che Spalletti abbia quest’intenzione”.