Papa Francesco ha ribadito la sua vicinanza al Marocco durante l’Angelus di oggi. Il Pontefice, di fronte ad una Piazza San Pietro colma di fedeli, ha toccato diversi temi partendo dal passaggio del Vangelo ed evidenziando che il “chiacchiericcio è una peste” per la vita delle persone. Questo il primo commento di Bergoglio:
Il chiacchiericcio è una peste. Quando un fratello nella fede commette una colpa contro di te, tu, senza rancore, aiutalo correggendolo. Purtroppo, invece, la prima cosa che spesso si crea attorno a chi sbaglia è il pettegolezzo, in cui tutti vengono a conoscere lo sbaglio, con tanto di particolari, tranne l’interessato Questo non è giusto e non piace a Dio. Non mi stanco di ripetere che il chiacchiericcio è una peste per la vita delle persone e delle comunità, perché porta divisione, sofferenza e scandalo, e mai aiuta a migliorare e a crescere
Papa Francesco all’Angelus di oggi cita il Marocco e chiede la pace in Ucraina
Quindi, il passaggio sul Marocco colpito nella giornata di ieri da un violento terremoto e che ha purtroppo provocato oltre 2.000 morti, così come altrettanti feriti:
Sono vicino al caro popolo del Marocco colpito da un devastante terremoto. Prego per i feriti, per coloro che hanno perso la vita, tanti, e per i loro familiari. Ringrazio i soccorritori. In questo tragico momento siamo vicini al popolo del Marocco.
Non è mancato un nuovo sostegno nei confronti della popolazione ucraina, con la guerra che non sembra volersi arrestare in nessun caso:
Bisogna opporre alla forza delle armi quella della carità, alla retorica della violenza la tenacia della preghiera. Facciamolo per tanti Paesi che soffrono la guerra, intensifichiamo la preghiera per la martoriata Ucraina che sta soffrendo tanto.
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