A distanza di pochi mesi dall’incidente mortale di Davide Pavan, 17enne travolto dal poliziotto ubriaco Samuel Seno, la madre del giovane ragazzo ha raccontato un dettaglio davvero macabro. Stando alle parole della donna, a casa Pavan sarebbe arrivata una fattura che richiedeva testualmente ai genitori il pagamento di 183€ per i lavori di pulizia del luogo dell’incidente.
È quanto emerge dall’intervista al Corriere della Sera della signora Barbara Vedelago che nel ricordare la vicenda ha parlato di “un errore, un brutto scherzo”; uno scherzo che a quanto pare ha riaperto una ferita mai sanata aggiungendo un ulteriore elemento di sdegno attraverso una delle richieste più assurde che ci si potesse aspettare.
Nello specifico, la voce della fattura chiedeva il pagamento di 183€ per: “togliere i rottami e spargere della segatura sul sangue di Davide e sui liquidi del motore rimasti sull’asfalto”. Un caso che complica il percorso di accettazione del dolore da parte di tutta la famiglia e rende ancor più difficile il perdono verso il poliziotto:
Perdonarlo? Forse, prima o poi, anche lui diventerà papà. In quel momento, guardando suo figlio, finalmente capirà cosa mi ha tolto. E allora sì, troverò la forza di perdonarlo
Treviso, la madre di Davide Pavan, ucciso da un poliziotto ubriaco: “Ci siamo sentiti abbandonati”
L’episodio capitato lo scorso 9 maggio ha finito per prolungare la sofferenza di una famiglia già distrutta da un episodio inspiegabile e che ha portato la madre di Davide Pavan a percepire un senso di abbandono totale dalle istituzioni. Parlando delle sensazioni provocate dalla fattura ricevuta recentemente, Barbara Vedelago ha dichiarato:
L’intero sistema non va, e la fattura per la bonifica è solo uno dei tanti episodi. La legge è troppo morbida con chi causa un incidente. Ci siamo sentiti abbandonati, come se il nostro dolore non contasse.
Poi, il racconto del momento in cui hanno ricevuto una raccomandata che chiedeva ulteriori soldi in caso di ritardo nel ritiro del mezzo travolto dal poliziotto ubriaco a Treviso:
Ci è arrivata una raccomandata per avvisarci che il rottame dello scooter era stato dissequestrato e che dovevamo andare subito a ritirarlo, altrimenti avremmo dovuto pagare una penale per ogni giorno di ritardo.
Infine, l’ultima beffa subita in questo caso dalla giovane fidanzata del ragazzo a cui è stato impedito di costituirsi come parte civile:
La legge non lo prevede, perché non erano sposati e lei non è una parente. Il loro era un amore giovanile, lo so, ma chi può dire che non sarebbe durato per tutta la vita?”
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