Esplosa una bomba carta a Mirano (Venezia): un ragazzo di 21 anni ha perso il braccio mentre altri giovani minorenni hanno riportato ferite lievi. Il caso si è verificato nel pomeriggio di ieri, sabato 9 settembre 2023, sotto ad un cavalcavia sulla bretella comunale che collega il centro del paesino con l’autostrada A4.
Bomba carta a Mirano: cos’è successo
Cerchiamo di capire bene che cosa è successo con la bomba carta a Mirano e i dettagli di questo episodio che si è trasformato in una tragedia. Al centro di tutta la vicenda vi sono cinque ragazzi che, mentre stavano camminando sotto ad un cavalcavia, avrebbero notato la presenza di un maxi petardo abbandonato lungo la strada. Secondo un’altra versione invece sarebbe stato lo stesso gruppo a fabbricare e portarsi da casa l’ordigno.
In ogni caso quello che è sicuro è che, ad un certo punto, i giovani hanno tentato di far esplodere questa bomba carta, realizzando una scia di polvere da sparo poiché non c’era una miccia. Forse lo hanno fatto per puro e semplice divertimento e non hanno valutato le conseguenze di compiere un atto di tal genere. Con ogni probabilità infatti, essi non si aspettavano quello che invece poi è successo.
Il problema infatti è stato che il grande petardo ha strappato via le dita, la mano, il polso e una grande parte dell’avambraccio di uno dei ragazzi che faceva parte di questo gruppo. Egli non era e non è in pericolo di vita ma, sin da subito, ai medici che lo hanno soccorso al pronto soccorso di Mestre, è apparso chiaro che non vi erano più speranze di ricostruire il braccio al giovane.
Ma lui non è l’unico a essersi fatto male ieri pomeriggio. Anche due 16enni hanno pagato le conseguenze di questo gesto. Essi sono rimasti feriti in modo lieve e sono stati medicati all’ospedale di Mirano. I rimanenti due componenti del gruppo invece sono rimasti fortunatamente illesi. Non hanno riportato alcuna ferita, forse perché si trovavano lontano dall’ordigno nel momento in cui è esploso.
In realtà le domande e i dubbi a proposito di quanto accaduto sono ancora molte. Prima i soccorritori che hanno aiutato i ragazzi e poi i dottori hanno cercato di ricostruire la dinamica di questo episodio. Per il momento quello che è certo è che il 21enne che ha perso il braccio si era avvicinato con l’accendino alla bomba carta. Poi evidentemente l’esplosione è stata più potente di quello che lui e i suoi amici si aspettavano.
L’intervento di Polizia, carabinieri e sindaco
L’episodio si è verificato intorno alle 17 a Mirano, località in provincia di Venezia. I residenti della zona hanno udito un botto fortissimo per strada e si sono spaventati, anche perché il maxi petardo è stato esploso in una via chiusa e non frequentata durante i fine settimana perché porta ad un’azienda che nel weekend è chiusa.
Così hanno avvertito la Polizia locale che è intervenuta sul posto, insieme ai soccorritori, i quali hanno portato i ragazzi feriti in ospedale. Sul caso si sono messi al lavoro i membri dell’Unione dei Comuni del Miranese. Gli agenti in un primo momento avevano ipotizzato, considerate le chiamate di richiesta di aiuto giunte, un possibile incidente stradale. Una volta arrivati però hanno visto uno scenario completamente diverso.
Così hanno proceduto a delimitare l’area interessata. Hanno capito che si era verificata un’esplosione e hanno raccolto il materiale e altri elementi trovati sul posto. Al momento non si esclude l’ipotesi che a fabbricare quella bomba carta sia stata uno dei cinque ragazzi che facevano parte di questo gruppo. Pare infatti che non fosse la prima volta che si trovavano in quella strada, in via Novello per la precisione.
Il primo cittadino di Mirano Tiziano Baggio ha raggiunto la strada in cui si è verificato l’incidente ieri pomeriggio, preoccupato per quanto accaduto. Come fa sapere inoltre il giornale VeneziaToday, il sindaco ha incontrato anche alcuni genitori dei ragazzi sotto choc.