Assegno unico per i figli, ecco come cambia l’indennità a partire dal 2024 con le novità in arrivo nella prossima legge di Bilancio: gli aumenti scatteranno già a partire dal secondo figlio del nucleo familiare, mentre le maggiorazioni partiranno dal terzo figlio. Prende forma, quindi, la Manovra 2024 per quanto attiene all’ampio capitolo del lavoro, delle pensioni e degli strumenti di supporto al reddito.

Le misure sull’Assegno unico si affiancheranno a quelle previste per aumentare gli stipendi, in particolare con la conferma del taglio del cuneo fiscale. Ma sono è in arrivo un pacchetto famiglia che prevede la tassazione agevolata delle tredicesime – probabilmente già da dicembre 2023 con una norma ad hoc nell’ambito della riforma fiscale – e i bonus per i nidi aziendali.

Si punterà anche ai premi di produttività dei lavoratori: i fringe benefit arriveranno alla soglia di defiscalizzazione di 3.000 euro per i lavoratori con figli e, probabilmente, di 1.000 euro per tutti gli altri.

Assegno unico, come cambia nel 2024: in arrivo aumenti già dal secondo figlio, maggiorazioni dal terzo

In aumento l’Assegno unico per i figli nella prossima legge di Bilancio per l’anno 2024. Le maggiorazioni scatteranno già a partire dal secondo figlio, per poi aumentare ulteriormente dal terzo figlio. Il nuovo pacchetto famiglia che il governo avrebbe intenzione di varare, contemplerebbe un sistema a scalare sull’Assegno versato dall’Inps. Ovvero, gli aumenti che per l’anno 2023 erano stati decretati a partire dal terzo figlio verrebbero accorciati a partire dal secondo, mentre le maggiorazioni che nel 2023 spettano alle famiglie numerose a partire dal quarto figlio scalerebbero al terzo.

Come funzionano gli attuali aumenti e maggiorazioni per i figli?

Secondo alcune anticipazioni, per incrementare gli importi dell’Assegno unico il governo sarebbe disposto a investire ulteriori tre miliardi di euro. Il nuovo meccanismo sarebbe alimentato, in parte, dalle risorse risparmiate e non spese per una ricezione delle domande Inps inferiore a quelle attese. A tal proposito, l’Istituto di previdenza ha previsto dei servizi di implementazione della domanda dell’indennità nel momento in cui in un nucleo familiare si aggiunga un nuovo figlio.

Assegno unico, come cambia e quali novità nel 2024

Le novità sull’Assegno unico per i figli partono dall’attuale pagamento dell’indennità che prevede, nel 2023, l’aumento del 50% di maggiorazione per le famiglie numerose. In questo caso, l’aumento scatta a partire dal quarto figlio, con un incremento rispetto al 2022 della maggiorazione da 100 a 150 euro.

Per le famiglie con almeno tre figli e limitatamente a quelli di età da uno a tre anni, la quota di assegno a loro destinata è aumentata nel 2023 del 50%. La maggiorazione spetta alle famiglie con Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) entro i 43.000 euro.

Inoltre, per ogni figlio dopo il secondo, spetta una maggiorazione da 15 a 85 euro a seconda del livello di reddito. Questa maggiorazione, dal prossimo anno, potrebbe scattare già dal secondo figlio.

Bonus assunzioni e asili nido per le donne madri

Le simulazioni sul nuovo Assegno unico per i figli in vigore dal 2024, in attesa di nuove indicazioni, puntano soprattutto a favorire le famiglie numerose. Le misure non si fermerebbero all’indennità mensile per i figli. Sarebbe allo studio un sistema di decontribuzione per le imprese e i datori di lavoro che assumano donne che abbiano almeno tre figli. La misura andrebbe a sommarsi alle altre che prevedono bonus contributivi per le assunzioni di lavoratrici in difficoltà.

Un’ulteriore misura sulla quale il governo – e in particolare la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, e il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo – stanno ponendo le attenzioni, è quella di azzerare i costi degli asili nido per le famiglie numerose, ragionando dal secondo o dal terzo figlio.