Il Giappone e il Cile – il sorprendente Cile che mai aveva preso parte alla festa – hanno aperto la terza giornata della Rugby World Cup 2023 in Francia e abbiamo ancora davanti le immagini di ieri. E non solo per la larga vittoria degli azzurri sulla Namibia, grazie alla quale Michele Lamaro e compagni sono ora davanti a Francia e All Blacks nella classifica del girone A (non svegliateci, grazie). Perché regina (pardon, principessa) delle immagini di ieri è stata Kate Middleton, la principessa del Galles, ospite allo stadio di Marsiglia in occasione di Inghilterra-Argentina, big match del girone D.

Alla Rugby World Cup Francia 2023 protagonisti la principessa Kate Middleton e George Ford, “il principe”

I fotografi hanno avuto il loro gran daffare, e non solo per ritrarre il gigantesco capitano degli inglesi, Lawes, accogliere con una stretta di mano la sua futura regina. Difatti non accade spesso di vedere reali negli spogliatoi di una squadra di rugby. Né di nessun’altra disciplina sportiva. Ma, ieri sera, Kate (nata Catherine) non poteva non omaggiare quei signori con la scritta “England” e soprattutto la rosa rossa dei Lancaster sul petto, protagonisti di un trionfo da ricordare.

Da una principessa a un re: George Ford, il numero 10 dell’Inghilterra di Borthwick. Ebbene, il regale George (ha pure il nome giusto…) ha segnato tutti e 27 i punti inglesi nel 27-10 contro i Pumas e nonostante i sudditi di Carlo abbiano giocato 77 minuti in 14 per l’espulsione di Curry. Il bello è che Ford ha messo a segno sei piazzati e tre drop. Oggi come oggi, è diventato un miracolo vedere un drop in una partita. Tra inglesi e argentini ne sono venuti fuori quattro, di cui uno da centrocampo e uno sbagliato da Carreras. Pure quello da centrocampo. Altro aspetto significante: Ford era in campo per la squalifica del titolare Farrell.

Ieri è toccato anche all’Irlanda numero 1 del ranking mondiale esordire. Lo ha fatto piallando per 82-8 la Romania pur boccheggiando per il gran caldo. Ma nel rugby, si sa, l’Irlanda dà spettacolo prima ancora di entrare in campo. Parliamo infatti dell’Irlanda unita e di giocatori che cantano un inno da brividi (“Ireland’s call“). Tradotto in italiano, il ritornello fa:

Irlanda, Irlanda
insieme a testa alta
Spalla a spalla
risponderemo alla chiamata dell’Irlanda.

Occorre aggiungere altro?

Un interessante articolo pubblicato stamani sul “Sole 24 ore“, fa “due conti” in tasca agli organizzatori di Francia 2023, dicendo che i transalpini – grazie a questo Mondiale – si aspettano 600.000 visitatori in più rispetto alla media del periodo. Nell’ultima edizione da loro ospitata, quella del 2007, furono 400.000. Sono 2,5 milioni sui 2,6 milioni previsti i biglietti venduti; 16 anni fa, i tagliandi acquistati furono invece 2,24 milioni, il 94%. Per il Paese si stimò un incasso di 4 miliardi. E l’anno prossimo Parigi ospiterà anche le Olimpiadi. Noi italiani ancora ragioniamo se sia il caso o meno di ristrutturare gli stadi di Italia ’90

Le classifiche aggiornate al 9/9.

GIRONE A: Italia 5; Francia 4; Uruguay*, Nuova Zelanda e Namibia 0.
GIRONE B: Irlanda 5; Sudafrica*, Scozia*, Tonga* e Romania 0.
GIRONE C: Australia 5; Galles*, Fiji*, Portogallo* e Georgia 0.
GIRONE D: Inghilterra 4; Giappone*, Samoa*, Cile* e Argentina 0.
* una partita in meno

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