Finale femminile degli US Open 2023: Coco Gauff, battendo la rivale Sabalenka, conquista il primo torneo del grande slam
Finale US Open 2023: Coco Gauff batte Sabalenka e conquista il primo torneo del grande slam
Non è una favola, ma una finale di tennis, eppure ci si potrebbe confondere. Nella finale femminile degli US Open 2023, Coco Gauff, battendo la rivale Aryna Sabalenka, conquista il primo torneo del grande slam. La tennista diciannovenne conquista questo torneo a casa sua, a New York, rendendo la vittoria ancora più speciale. La sua tenace rivale bielorussa, recente campionessa dell’Australian Open, si consola posizionandosi al vertice del ranking WTA. Coco Gauff, di Atlanta, classe 2004 ed ora nella posizione numero tre del ranking, che inizialmente non era partita bene, si impone in poco più di due ore con il punteggio di 2-6 6-3 6-2. Poco alla volta infatti, merito anche dei continui – troppi – errori della Sabalenka, si scrolla di dosso tensioni e paura e gioca una partita che set dopo set la porterà alla tanto desiderata vittoria. Dopo una carriera che l’ha vista compiere passi precoci – vedi gli ottavi di finale raggiunti a Wimbledon nel 2019 a soli 15 anni – e superare amare sconfitte, finalmente la tennista americana può gioire della vittoria dell’ambito torneo.
Us Open, Gauff e quella semifinale interrotta dagli ambientalisti
Prima della vittoria conclusiva contro Aryna Sabalenka di ieri, la Gauff ha battuto la Muchova per per 6-4 7-5. Un match di cui si è parlato anche per l’interruzzione causata da una protesta degli ambientalisti.
La semifinale è stata interrotta per quasi un’ora a causa della protesta dagli ambientalisti. All’Arthur Ashe Stadium, mentre le due tenniste si sfidavano nel secondo set (con la Gauff in vantaggio per 6-4 1-0), si è alzato dal pubblico un grido contro l’uso dei combustibili fossili. Dietro quei cori, tre ambientalisti seduti vicini con indosso una maglietta con la scritta “End Fossil Fuels”, pronti ad interrompere la partita. Le due tenniste hanno atteso inizialmente la fine della manifestazione di dissenso, ma quando si sono rese conto che il terzetto non era molto intenzionato ad interrompere la protesta sugli spalti, hanno abbandonato la scena, rientrando nello spogliatoio. Due di loro sono stati scortati fuori dalle forze dell’ordine, ma il terzo del gruppo aveva incollato i propri piedi nudi al suolo con della colla.
Come riportato da varie testate internazionali, tra cui il The New York Times, a rivendicare la protesta il movimento Extinction Rebellion. Il gruppo è attivo anche in Italia e sul loro sito ufficiale possiamo leggere:
Siamo un gruppo di attiviste/i che credono nell’efficacia della Nonviolenza nelle azioni e nella comunicazione di tutti i giorni e nella necessità di unirci per poter prosperare. Crediamo nella pace, nella scienza, nell’altruismo, nella condivisione di conoscenza. Nutriamo profondo rispetto per l’ecosistema nel quale viviamo, per questo motivo impegniamo le nostre vite a diffondere un nuovo messaggio di riconciliazione, discostandoci dal separatismo e dalla competizione, sulle quali la società moderna si basa; siamo i narratori di una storia più bella che appartiene a tutti noi, agiamo in nome della vita.