La MotoGP si infiamma con la Sprint Race di Misano dove uno straordinario Marco Bezzecchi ha concluso al secondo posto, davanti a Bagnaia. Risultato che potrebbe far storcere il naso ai tanti tifosi italiani in “condizioni normali” ma il risultato odierno sa di impresa se consideriamo le condizioni fisiche in cui si ritrovano i piloti di casa.
Commentando la prestazione odierna che l’ha visto comunque protagonista in positivo, il Bez ha sottolineato le difficoltà riscontrate per il dolore alla mano:
Tutti gli errori che ho fatto erano in un momento in cui iniziava a farmi male la mano, soprattutto nei cambi di direzione. Ho iniziato a faticare, andavo lungo e non ero preciso, e questo mi ha condizionato. Jorge è stato velocissimo, ma non so se con la mano normale sarei stato in grado di raggiungerlo.
Poi, un commento sulle fase iniziale della sua gara:
Sono partito forte, ma quando Jorge ha chiuso alla prima curva non ho staccato come avrei voluto, e non ho frenato abbastanza per sganciare l’abbassatore. Ho fatto la prima curva piano perché il davanti rimbalza quando c’è l’abbassatore agganciato. Avevo Pecco all’esterno e ho provato a staccare forte alla Curva-2, ma non si è sganciato ancora, e si è sganciato solo alla 4, ma avevo già perso un po’. Sono contento che la Sprint sia finita perché con la gomma media domani la moto sarà più tranquilla, e per la mano potrebbe aiutarmi. Forse si vedranno tempi più costanti
MotoGP, Bezzecchi 2º nella sprint di Misano: “Contento per com’è andata”
Nel commentare il podio nella Sprint a Misano, Marco Bezzecchi non si è voluto nascondere parlando solo dei problemi alla mano, ma anche di alcune complicazioni puramente tecniche legate alla moto. Ecco la su analisi:
In partenza ho avuto un problema con l’abbassatore che non si è sganciato, quindi all’inizio ho perso un po’, ma nei primi 4-5 giri stavo bene e stavo sotto a Martin; poi ho iniziato a faticare, soprattutto nel T1, e non ero molto preciso. Ho fatto qualche errore ed è per questo che Jorge ogni tanto andava via e ogni tanto gli recuperavo. Ho cercato di stare con lui solo per creare un gap da quelli dietro, anche perché sapevo che sarebbe stato un po’ più veloce. Sono contento per come è andata, i ragazzi hanno lavorato benissimo e sono pronto per domani