Juventus women fuori dalla Champions – Si sapeva che l’Eintracht Francoforte era un brutto cliente, il peggiore che potesse capitare alla Juventus fra tutti gli altri che si potevano pescare nel “percorso piazzate” dei preliminari di Women’s Champions League.

Alla fine giocare la finale del mini Tournement contro la squadra tedesca è stata la cosa più difficile di questo preliminare, mai così poibitivo negli ultimi anni per le nostre italiane.

Non doveva accadere ma il pericolo era dietro l’angolo, dopo il 6-0 contro l’Okzhetpes tutto l’ambiente juventino sapeva che era difficile l’impegno l’Eintracht ma sicuramente non impossibile.

Peccato perché questo tipo di sfida sarebbe stato meglio viverla nella fase finale a gironi o ad eliminazione diretta e non ai preliminari. Ora non ci attende che vedere come si comportare la Roma, l’unica italiana che giocherà la Champions quest’anno.

Juventus women fuori dalla Champions

Joe Montemurro fresco di rinnovo contrattuale ha fallito il primo obiettivo stagionale, ovvero quello di qualificarsi alla fase ai gironi di Champions.

Dunque niente secondo turno e nessuna possibilità di entrare nel tabellone principale delle 16 squadre che si contenderanno la possibilità di arrivare fino in fondo alla competizione.

L’ostico avversario qual’è l’Eintracht Francoforte ha sicuramente avuto più fortuna alla lotteria dei calci di rigore ed è stata anche poi brava a crederci rispetto alla Juventus quando sia nel secondo tempo che negli extratime ha avuto la possibilità di vincerla.

In verità anche la Juventus ha avuto le sue occasioni ma senza convinzione di chiudere l’incontro prima. Molte interpreti, forse quelle dalle quali ci si aspettava di più hanno anche deluso per via di una condizione fisica che purtroppo per le bianconere non è ancora ottimale.

Cascarino e Boattin in difesa se nel primo tempo hanno dato il loro contributo in maniera positiva, nel secondo sono andate parecchie volte in difficoltà.

Bonansea invece prosegue ancora nel suo periodo no che si trascina appresso da prima del finale di stagione scorso, Gunnarsdottir e Beerensteyn la nota più dolente della squadra oggi: mentalmente scariche ma soprattutto fisicamente a pezzi.

Le pagelle

Peyraud-Magnin 6  Sfodera la solita prestazione con l’atteggiamento sicuro che lo contraddistingue spesso dalle altre colleghe. Difficilmente sbaglia, quando lo fa in un’uscita è lesta a recuperare salvando sulla linea. Sui rigori è inerme, di iù non le si poteva chiedere

Gama 6,5  La capitana fa la capitana, ovvero il suo dovere. Corre su e giù per la fascia nonostante non abbia più l’età di una ragazzina.

Lenzini 5  E’ da Juve ma non ancora in campo internazionale, deve ancora crescere sotto l’aspetto mentale e fisico. Lo si è evinto dal passo più veloce che le attaccanti avversarie hanno.

Cascarino 5,5 – Perfetta nella prima frazione di gioco, ma alla fine le ataccanti riescono a metterla in difficoltà in più di un occasione. Su di lei pesa l’errore dal dischetto.

Boattin 5,5 – Pochi errori, come suo solito ha dimostrato cosa significa padroneggiare una fascia laterale. Piccolo difetto di oggi? Il perggio dell’Eintracht è nato su un suo errore. Dal dischetto è stata come sempre impeccabile.

Caruso 6,5 – Non può non ricevere più della sufficienza. E’ la solita volenterosa che si trova dappertutto e al momento giusto. Come d’abitudine per il troppo dare alla fine si scarica e deve lasciare il campo esausta.

Dal 103′ Nystrom 5 – Sbaglia un gol fatto e sbaglia il tigore che spedisce le bianconere a casa.

Gunnarsdottir 4.5  Malcongia fisicamente e mentalmente. Non è ancora quella giocatrice che dovrebbe essere .

Dal 119′ Sembrant SV

Grosso 6,5  Quando c’è lei in campo c’è sempre qualcosa di interessante da vedere. Propositiva e mai rinuciataria, sa cosa deve fare quando ha il pallone tra i piede e non sbaglia mai. La condizone fisica non è ancora quella ottimale. E’ uscita lei e qualcosa è cambiato per la Juve.

Dal 72′ Palis 4 – SV

Bonansea 5  Non è ancora uscita dal tunnel della sfortuna. Prima di uscira pe infortunio non ha dato nulal di più di qurllo che può dare adesso. Le sue gambe non girano da troppo tempo.

Dal 46′ Cantore 7 – il gol del vantaggio è tutto suo, si fa trovare pronta e con una splendida sforbiciata lo realizza.

Girelli 5.5 – Cristiana fa sempre la sua parte e sempre da lei nascono le situazioni più pericolose della Juve. Non c’è gol che non abbia un suo tocco. L’unico errore della partita è quello di non aver servito Nystrom nel secondo tempo supplementare, se l’avesse fatto il risultato forse sarebbe stato diverso.

Beerensteyn 4 – Oltre all’errore dal dischetto, si presenta in campo ma è come se non fosse mai scesa per giocare. Quando è in forma fa la differenza, quando non loè pure ma a favore delle avversarie.

All. Montemurro 4  Lasciano a desiderare alcuni cambi che fanno sicuramente discutere. Poteva fare meglio? Chi lo sa!

Sequenza dei calci di rigore

  • GOL FREIGANG (E)
  • GOL BOATTIN (J)
  • GOL KLEINHERNE (E)
  • SBAGLIA CASCARINO (J)
  • SBAGLIA HANSHAW, PARATA PEYRAUD-MAGNIN (E)
  • GOL SEMBRANT (J)
  • SBAGLIA PAWOLLEK (E)
  • GOL GIRELLI (J)
  • GOL DUNST (E)
  • SBAGLIA BEERENSTEYN, PARATA JOHANNES
  • GOL REUTELER (E)
  • GOL GAMA (J)
  • GOL WAMSER (E)
  • SBAGLIA NYSTROM (J)

Il tabellino

Reti: 46′ Cantore, 66′ Prasnikar

Ammonite: Reuteler, Gunnasdottir, Cascarino, Lenzini

EINTRACHT (4-3-1-2): Johannes; Wolter, Kirchberger (46′ Grawe), Kleinherne, Hanshaw; Reuteler, Pawollek, Dunst; Freigang, Anyomi (111′ Martinez), Prasnikar (97′ Wamser). All. Arnautis.A disp. Johann, Bosl, I. Acigkoz, Riesen, Veit, Nachtigall, D. Acikgoz

JUVENTUS WOMEN (4-3-3): Peyraud-Magnin; Gama, Lenzini, Cascarino, Boattin; Caruso (103′ Nystrom), Gunnarsdottir (119′ Sembrant), Grosso (72′ Palis); Bonansea (46′ Cantore), Girelli, Beerensteyn. All. Montemurro. A disp. Aprile, Cafferata, Nilden, Garbino, Toniolo, Thomas, Bellucci, Salvai

Arbitro: Özçiğdem