La Guardia di Finanza, su delega della Procura di Milano, ha eseguito una perquisizione nello studio di un avvocato milanese lo scorso 8 settembre: l’indagine riguarda un presunto tentativo illegale di acquisire copia delle carte agli atti del fascicolo sul gruppo Visibilia, coinvolgendo anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè come parte offesa.
Visibilia, arrestato l’avvocato che falsificò la firma di Daniela Santanchè
La vicenda si sviluppa a partire da luglio quando un avvocato milanese avrebbe presentato una richiesta di accesso agli atti sull’indagine Visibilia, falsificando la firma della ministra del Turismo Daniela Santanchè. In quel periodo, la ministra aveva dichiarato pubblicamente di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia e aveva incaricato i suoi legali di verificare la sua iscrizione nel registro degli indagati della procura, ottenendo una risposta negativa.
Tuttavia, quando la Procura ha ricevuto una nuova richiesta di accesso agli atti firmata dalla ministra, sono emerse discrepanze nella firma rispetto ad atti precedenti di Visibilia. Per chiarire la questione, Daniela Santanchè è stata ascoltata dagli inquirenti come parte lesa e ha negato categoricamente di aver autorizzato l’avvocato a presentare la richiesta. Di conseguenza, l’avvocato è stato indagato per falso e sostituzione di persona. Si infittisce la rete di misteri legata alla società, specialmente dopo il suicidio del presidente Luca Ruffino.
Lo scandalo Visibilia: cosa c’entra Santanché
Il caso getta ulteriori ombre sull’indagine in corso sulla Visibilia, la società fondata da Santanchè. La ministra è stata oggetto di un’inchiesta che riguarda bancarotta e falso in bilancio della società durante il periodo in cui era presidente. Il recente scandalo ha riacceso i riflettori sulla gestione finanziaria di Visibilia, con accuse di pubblicazione di bilanci inattendibili e problemi finanziari già prima del 2016.
La ministra Santanchè si è difesa pubblicamente, affermando di non essere stata raggiunta da alcun avviso di garanzia e sottolineando di aver venduto le sue quote di Visibilia nel gennaio del 2022. Tuttavia, le indagini continuano e si prevede che non si concluderanno prima della fine dell’estate o dell’autunno. Un eventuale rinvio a giudizio potrebbe complicare ulteriormente la situazione della senatrice, che ha già vincolato la sua villa di Milano per garantire i creditori di Visibilia srl come parte del piano di ristrutturazione.