Dai palazzi del Comune di Roma le promesse e le premesse sembravano altre, ma a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico la situazione romana delle scuole per l’infanzia a detta delle educatrici è alquanto critica.

In scena il funerale della scuola delle educatrici di Roma

In piazza del Campidoglio, proprio davanti alla finestra degli uffici di Gualtieri decine di educatrici romane hanno dato vita ad una protesta pacifica. Voluta dalle lavoratrici di un gruppo chiamato “Precarietà e unità”.

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Il pomeriggio di protesta è stato organizzato dal coordinamento “Precarietà e Unità”. E si è concentrato contro la nuova organizzazione dei nidi e delle scuole d’infanzia voluta dall’amministrazione Gualtieri.

Per le educatrici la situazione che si è presentata questo settembre è paradossale se si fa riferimento alla legge già approvata dalla vecchia giunta Zingaretti in Regione. “Gualtieri va contro le stesse regole volute dal PD di Zingaretti”, ripetono le educatrici tutte vestite di nero per inscenare un funerale.

Dopo il silenzio tutte contro l’assessora Pratelli

La situazione in cui verte la scuola per l’infanzia non è certo delle migliori tra personale ridotto e supplenze in ritardo. L’organico negli istituti della capitale hanno fatto venir meno il rapporto 1 a 7 tra personale educativo e bambini.

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Non sembra esserci miglioramento almeno per come la situazione viene raccontata dal personale educativo. Dall’amministrazione capitolina invece la sensazione è che ci saranno degli incrementi ma solo in riferimento al programma di assunzioni previsto per il Giubileo di fine 2025.

Oltre al sindaco Gualtieri per le educatrici presenti davanti al Campdoglio la vera colpevole è la assessora della Scuola di Roma Capitale Claudia Pratelli.

L’assessora infatti avrebbe molto pubblicizzato l’adozione di un nuovo orario pomeridiano. Senza considerare però la mancanza di personale adeguato per coprire le ore in più previste dal comune.