Prende forma la nuova Nazionale di Luciano Spalletti. Il mister, autore di una cavalcata straordinaria che ha portato allo Scudetto del Napoli, ha avuto pochi giorni per completare la trasformazione in C.t. Questa sera l’esordio. Contro la Macedonia del Nord, l’Italia è pronta ad aprire un nuovo capitolo della sua storia. Partire bene e conquistare punti importanti per la qualificazione agli Europei che si disputeranno in Germania nel 2024 è determinante. Tanta è la curiosità di tifosi, appassionati e addetti ai lavori. Cosa dobbiamo aspettarci? In esclusiva a Tag24, sulla Nazionale di Spalletti, Antonio Cabrini ha detto la sua.

La Nazionale di Spalletti, Cabrini commenta la scelta a Tag24

La storia del ‘bell’Antonio’, legata indissolubilmente a quella della Juventus e della Nazionale italiana. Con la maglia bianconera addosso ha vinto tutto, con quella dell’Italia idem. Classe 1957, ha partecipato a tre Mondiali ed è stato uno dei protagonisti del meraviglioso trionfo del 1982. Bearzot gli dà fiducia, vede in lui qualcosa di speciale e il difensore lo ripaga sul campo sin dall’inizio. In Sudamerica nel 1978 è uno dei migliori della spedizione azzurra e alla fine torneo la FIFA lo elegge ‘Miglior giovane’. Quattro anni dopo va ancora meglio. Il terzino sinistro nato in provincia di Cremona è titolare fisso e segna un gol pesantissimo contro l’Argentina. Quell’Italia, qualche partita dopo, si laurea Campione del Mondo. Stiamo parlando ovviamente di Antonio Cabrini, intervenuto in esclusiva a Tag24 per commentare la nuova Nazionale del C.t. Luciano Spalletti.

“Inutile dire che Spalletti è un nome affermato – ha esordito Cabrini – e questo rappresenta una garanzia. È chiaro che il lavoro sarà giudicato a seconda dei risultati che riuscirà ad ottenere, ma indubbiamente un uomo e un allenatore del suo calibro può assolutamente dare la giusta mentalità a chiunque sarà chiamato ad indossare la maglia Azzurra. Mi aspetto qualche chiamata diversa per il futuro e qualche esperimento in più”.

La scelta della Federazione

Quando Mancini ha deciso di lasciare per molti è stata una doccia fredda, probabilmente non per la Federazione che aveva già iniziato ad annusare puzza di bruciato nei gironi precedenti. Sarà anche per questo che la scelta del nuovo C.t. è sembrata così facile. I nomi fatti sono stati tanti, ma il presidente Gravina è stato certo sin da subito: l’uomo perfetto era Luciano Spalletti. I risultati hanno parlato per lui e quando c’è stato da scegliere non ci sono stati dubbi. È la decisione più giusta probabilmente visto soprattutto quello che ha dimostrato e raggiunto con il Napoli” ha aggiunto l’ex difensore.

L’esordio con la Macedonia del Nord

Spalletti lavora a Coverciano da lunedì e questa sera farà il suo esordio a Skopje alle 20.45 contro la Macedonia del Nord.

“Sarà una partita determinante – ha proseguito – quando si veste la maglia della Nazionale non esistono gare più o meno importanti. Si affrontano squadre di tutti i tipi, più o meno blasonate, ma quando l’Italia chiama è in ogni caso una responsabilità e un onore. Anche nella sfida di sabato, non si dovrà pensare all’avversario ma semplicemente a dare il massimo in campo e sono sicuro che lo faranno tutti per quello che rappresenta la Nazionale”.

Immobile capitano

La Macedonia del Nord segnerà dunque l’inizio della nuova era e vedremo che tipi di cambi deciderà di fare il nuovo C.t. Uno intanto è già stato ufficializzato: Ciro Immobile è il nuovo capitano degli Azzurri.

“Da quello che mi ricordo io in Nazionale c’è un codice preciso da rispettare per assegnare la fascia di capitano. Non succede quello che succede per le squadre di club – ha spiegato l’allenatore – dove a volte viene concessa al calciatore più forte o rappresentativo. Non si fanno scelte strategiche tra attaccanti e difensori. Quello che ha vestito più volte la maglia Azzurra e ha più presenze, quello che ha più esperienza e anzianità prende la fascia. Funzionava così finché c’ero io e funzionerà così ancora. Adesso tocca a Immobile ed è sinonimo di garanzia. Spalletti ha semplicemente deciso di proseguire su questa scia, non c’è alcuna strategia personale dietro” ha concluso Cabrini.