Soprattutto dopo gli ultimi aumenti, il caro benzina è uno dei temi al centro del dibattito politico: su questo argomento Adolfo Urso rivela un imminente confronto con i ministri del governo Meloni.
Il titolare del ministero delle Imprese e del Made in Italy ha in programma un incontro con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e con altri ministri competenti. Obiettivo trovare una quadra in merito a bollette e carburanti, “in modo tale che soprattutto i ceti meno abbienti ricevano il sostegno del sistema pubblico e quindi del governo”.
Il ministro del Mimit ha sottolineato come anche le bollette siano “all’attenzione del governo”, allo stesso modo dei prezzi dei carburanti.
Con il ministro Giorgetti e con gli altri ministri competenti avremo un confronto per capire e scegliere come intervenire in modo tale che soprattutto i ceti meno abbienti ricevano il sostegno del sistema pubblico e quindi del governo.
Non solo caro benzina, Urso incontra l’industria alimentare: “Sforzo collettivo del sistema Paese per contenere i prezzi”
Il costo dei rifornimenti viaggia a cifre sempre più elevate, tanto da arrivare sempre più a sfiorare la soglia dei 2 euro al litro. Ad oggi, il prezzo medio nazionale in modalità self della benzina si attesta a 1,969 euro al litro. Quanto al prezzo del diesel, sempre in modalità self, la media è pari a 1,877 euro al litro.
Tra le ipotesi al vaglio del governo c’è quella di introdurre un nuovo “bonus benzina“, dal valore di 150 euro una tantum, da destinare solo ai i redditi bassi. In attesa di conferme, Urso si è concentrato sugli esiti dell’inflazione a 360 gradi, con “il sistema Italia unito” per “contenere i prezzi di beni a più largo consumo, non soltanto alimentari”, fino “al 31 dicembre”.
Sono molto soddisfatto, credo che questo sia un successo del sistema Italia.
A tal proposito oggi, venerdì 8 settembre, il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha incontrato vertici di Federalimentare, Unionfood, Centromarca e Ibc. Urso ha guardato con soddisfazione allo “sforzo collettivo del sistema Paese per contenere i prezzi”.
Abbiamo apprezzato la volontà delle associazioni che parteciperanno al patto anti-inflazione insieme alla distribuzione, a commercianti, esercenti, grande distribuzione e anche a altre associazioni di impresa.
Grazie alla sinergia con l’industria alimentare italiana, spiega il ministro, sarà possibile dare “un colpo definitivo all’inflazione a beneficio di tutto il sistema Paese”. Un impulso che “darà fiducia ai consumatori” che potranno “rifornirsi di quello che necessitano a prezzi più contenuti“.