Fabio Fognini si è sfogato sui propri profili social dopo l’esclusione dalla prossima Coppa Davis. L’Italia sarà impegnata nella competizione che si terrà all’Unipol Arena di Bologna dal 12 al 17 settembre prossimo.
Coppa Davis, ecco cosa ha detto Fognini dopo la mancata convocazione
Fabio Fognini si è sfogato sui propri profili social dopo l’esclusione dalla prossima Coppa Davis. L’Italia sarà impegnata nella competizione che si terrà all’Unipol Arena di Bologna dal 12 al 17 settembre prossimo. Gli azzurri sono stati inseriti nel Gruppo A, insieme a Svezia, Cile e Canada con l’obiettivo di staccare un pass per le final Eight di Malaga. Gli azzurri giocheranno il 13 settembre contro i nordamericani, mentre il 15 se la vedranno con i sudamericani. Il 17 settembre, infine, l’Italia sfiderà la Svezia. All’ultima fase della Coppa Davis, prevista dal 21 al 26 novembre, andranno le due migliori formazioni dei quattro gironi che poi si affronteranno al Palacio de Deportes José María Martín Carpena della città andalusa.
A sorpresa, il capitano Filippo Volandri ha deciso di escludere dall’elenco dei convocati proprio Fognini. L’Italia oltre al tennista di Sanremo dovrà fare a meno anche di Jannik Sinner, non al meglio delle condizioni dopo gli ultimi US Open. Un discorso che vale anche per Matteo Berrettini, che si è ritirato proprio al Grande Slam americano per un infortunio alla caviglia. Il tennista romano ha già iniziato la riabilitazione e punterà al rientro dopo il Masters 1000 di Shangai. L’Italia dunque si presenterà alla Coppa Davis con Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi, Andrea Vavassori e Simone Bolelli.
Coppa Davis, lo sfogo di Fognini: “Difendere l’Italia è sempre stata una priorità”
Fognini dunque per la prima volta dopo tanti anni è stato escluso dalla prestigiosa competizione riservata alle Nazionali. Il tennista ligure ha deciso di pubblicare una serie di foto su Instagram in azione con la maglia azzurra, sfogandosi dopo aver ricevuto la notizia: “Sono passati molti anni dalla mia prima volta in azzurro a Montecatini, nel 2008. Difendere i colori azzurri e rappresentare il mio paese in giro per il mondo è sempre stata una priorità, un sogno realizzato. Vestire l’azzurro, sentire il calore del pubblico, competere in arene gremite con i nostri tifosi al seguito anche in trasferte improponibili mi ha sempre stimolato a dare il 110%. E benché le trasferte fossero dure e la stagione lunghissima, con gli obiettivi di ranking da raggiungere, non ho mai avuto dubbi: giocare per l’Italia è la cosa più gratificante del mondo per un atleta e in particolar modo per me”.
Fognini nel lungo post ha proseguito: “Ora, alla vigilia dell’ennesima Coppa Davis, mi trovo mio malgrado fuori dai convocati. Leggo su alcuni organi di stampa che avrei deciso e richiesto di fare un passo indietro, per riposare e tirare il fiato. Falso e pruriginoso! È stato un anno impegnativo e logorante ma a prescindere ho deciso di partecipare al Challenger di Genova. Proprio per arrivare pronto e carico ai match di Bologna, in un contesto storicamente favorevole per me. Sapevo che a Genova avrei percepito il calore e l’affetto necessari per arrivare al meglio a Bologna”.
Coppa Davis, Fognini si sfoga sui social dopo l’esclusione: “La mia storia non lo merita”
L’azzurro successivamente ha spiegato come gli fosse arrivata la chiamata di Volandri, trovando rassicurazione circa la sua convocazione: “In tempi non sospetti ho comunicato la voglia di far parte del gruppo, mettendomi a disposizione del capitano. Oggi più che mai voglio aggredire ancora la classifica ATP, vincendo età e dolori. Qualche settimana fa sono stato pre convocato, una cosa che mi ha reso ancor più orgoglioso e felice. sottolinea il tennista ligure. Però lunedì mentre ero a Genova mi è arrivata la chiamata del capitano. Improvvisamente non rientravo più nei piani, senza spiegazioni giustificabili e con modalità che non ho condiviso”.
E in conclusione Fognini ha chiesto rispetto per sé stesso, sottolineando come non sia stata fatta chiarezza: “Fino all’ultimo mi è stato comunicato che sarei stato in rosa. Proprio per questa ragione ho deciso di allenarmi e giocare il Challenger al massimo delle mie forze. Mi dispiace che non sia stata usata chiarezza e sincerità. La mia storia non lo merita”.