La rivista statunitense The Nation ha pubblicato nella giornata di ieri un articolo sulla guerra in Ucraina nel quale viene analizzata la natura del conflitto spesso indicato- secondo The Nation – per la conquista della democrazia.

The Nation e la guerra in Ucraina

Sopravvivenza del Pianeta e guerra in Ucraina ma anche propaganda e beneficiari del conflitto. Questi sono i due temi trattati nell’articolo della rivista statunitense “The Nation” che parla del conflitto nell’est Europa è diventato un pensiero fisso per gli americani che non penseranno allo sconvolgimento climatico planetario. Una tecnica di distrazione analizzata da diversi psicologi negli anni e che ora si riproporrebbe con la guerra. “Un pensiero e un sentimento apparentemente nuovi diventano il sostituto di pensieri e sentimenti più difficili che desideri davvero evitare” scrive The Nation. L’esempio che porta avanti The Nation è sui principali disastri ambientali durante la guerra come l’attacco al Nord Stream e la più grande fuga di metano del Pianeta.

Cosa potrebbe andare storto?

La rivista insiste che la narrazione della guerra in Occidente ha individuato un cattivo ben delineato – Vladimir Putin – e più buoni che lo contrastano. L’Ucraina secondo quelli che la rivista chiama “liberali ben intenzionati” è la “buona guerra ” che le persone cercano dal 1945:

L’invasione russa dell’Ucraina è stata un atto illegale e immorale, ma l’aggettivo che di solito segue illegale e immorale è immotivato”

La rivista statunitense che parla di una guerra provocata dall’estensione verso est della Nato. L’organizzazione era sempre più vicina ai confini occidentali della Russia, negli anni dal 1991 al 2022. Sempre nell’articolo viene sottolineato come i reali beneficiari del conflitto siano i produttori di armi statunitensi ed occidentali:

Le guerre e la loro escalation – la distruzione di massa della vita umana che è quasi invariabilmente accompagnata dalla distruzione del mondo naturale – avvengono perché i preparativi per la guerra portano i leader sempre più vicini al baratro. Questo è stato certamente il caso della Russia, dell’Ucraina e della NATO, e dell’escalation che ne è seguita. Esempi di tale escalation sono infatti la regola, non l’eccezione in tempo di guerra.

La guerra in Ucraina è stata lanciata dalla Russia in uno “sforzo di brutale opportunismo a breve termine“. La rivista che aggiunge che è stata anche provocata dagli Stati Uniti come parte di una lunga serie di guerre volte volte a creare un mondo unipolare. L’articolo si conclude dicendo che il pianeta in guerra è minacciato anche da altre eventi. Si focalizza infine sulle prossime guerre all’orizzonte, nel Mar Baltico, nel Golfo Persico o a Taiwan:

Nel frattempo, la lezione per gli Stati Uniti dovrebbe essere abbastanza semplice: la sopravvivenza del pianeta non può aspettare che l’ultima superpotenza mondiale completi il ​​nostro infinito business bellico.

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