Chi è Fabio Ciciliano, il dirigente medico della Polizia di Stato ed esperto di Medicina delle catastrofi è stato indicato come commissario di governo per la realizzazione delle opere anti-degrado al Parco Verde di Caivano in provincia di Napoli.
La decisione è arrivata durante il Consiglio dei ministri di ieri presieduto da Giorgia Meloni. Nel corso del Consiglio si è infatti approvato il pacchetto di norme per la devianza giovanile definito “anti baby-gang”.
Si tratta di una struttura commissariale che ha l’obiettivo di sovrintendere ai progetti di riqualificazione urbana nella zona dell’hinterland napoletano negli ultimi giorni sotto la lente di ingrandimento a causa delle due orribili violenze sessuali ai danni di due cuginette minorenni.
Chi è Fabio Ciciliano: la sua carriera
Ciciliano è nato a Napoli ed è da tempo membro della Polizia di Stato. Ricopre infatti il ruolo di dirigente medico della Polizia di Stato ed esperto di Medicina delle catastrofi.
Ha conseguito la maturità scientifica nel 1990 a Napoli e poi si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1997 all’Università degli studi Federico II. Quindi ha studiato Scienze delle pubbliche amministrazioni all’Università di Catania dal 2008 al 2010.
Nel 2004 diventa dirigente sanitario di primo livello all’Asl Napoli 2 e si occupa di medicina d’urgenza all’ospedale Rizzoli di Ischia. Successivamente si occupa di emergenza immigrazione lavorando ai Centri di identificazione ed espulsione (Cie) di Roma. Nel 2011, diventa commissario di governo su incarico diretto di Palazzo Chigi per l’emergenza immigrazione dal Nord Africa.
Nel suo curriculum compaiono anche impegni, nel campo sanitario, sia con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco sia con quello della Protezione civile, intervallati, nel 2009-2010, con un distacco in posizione di staff nella Struttura di missione chiamata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri a risolvere il problema rifiuti e l’allarme Terra dei fuochi in Campania.
Più di recente Ciciliano è stato componente del Comitato tecnico-scientifico guidato da Franco Locatelli e Silvio Brusaferro. Comitato che per due lunghi anni è stato al centro delle cronache, incaricato di gestire vari aspetti della pandemia di Covid-19 in Italia. Durante il primo anno è infatti stato segretario e responsabile della stesura dei verbali.
Il suo nome non risulta ancora formalizzato ma dopo la pubblicazione del Decreto Legge Caivano seguirà un dpcm per la nomina ufficiale.
Ciciliano avrà il compito di gestire i 30 milioni stanziati dal Decreto Legge approvato per gli interventi di riqualificazione e sviluppo di aree e situazioni di degrado, vulnerabilità sociale e disagio giovanile proprio come l’area di Caivano. Il primo obiettivo sarà il recupero, con gli Uffici del Genio militare e con la società Sport e Salute S.p.a., dell’ex centro sportivo Delphinia ad oggi completamente abbandonato.
Subito dopo la nomina il nuovo commissario ha commentato:
“Mi impegnerò al massimo, c’è molto lavoro da fare ma io sono pronto. Ringrazio il governo e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni”.
Anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano ha dichiarato:
“Il dirigente della polizia di Stato Fabio Ciciliano che è stato nominato commissario alla riqualificazione di Caivano conosce molto bene il territorio e uno dei primi interventi sarà il ripristino del centro sportivo varato alla fine degli anni Ottanta che era un fiore all’occhiello e che da anni è diventato una discarica”.
Perché la scelta di un commissario
Il governo ha scelto di nominare un commissario ad acta, ovvero incaricato di portare a compimento gli atti amministrativi o burocratici che spettano ad altri funzionari. L’obiettivo specifico di Ciciliano è quello di spendere subito e bene il denaro destinato alla riqualificazione di Caivano, senza perdersi negli iter burocratici tipici che accompagnano il lavoro degli enti locali.
Il nuovo commissario di Caivano avrà di fatto pieni poteri relativamente ai progetti finanziati. Potrà inoltre avvalersi della collaborazione dell’amministrazione comunale e di tutte le altre pubbliche amministrazioni.
Lo scopo è infatti quello di dare una risposta immediata e tempestiva ad un territorio e ad una popolazione che hanno vissuto troppo tempo nel degrado, senza perdere tempo e che porterà certamente benefici ai cittadini campani.