L’Italia, alla luce delle prossime elezioni europee previste per giugno 2024, sta considerando l’idea di rivedere la soglia di sbarramento per i partiti. Questa mossa ha acceso dibattiti accesi nel panorama politico nazionale. Mentre alcuni interpretano questa manovra come una strategia del governo per aiutare potenziali alleati, altri lo vedono come un tentativo di indebolire i grandi partiti come PD e M5S.

La questione, tuttavia, non è affatto nuova: in passato, il Paese ha già affrontato la tematica relativa all’adeguatezza di una soglia di sbarramento per le elezioni europee. Interessante notare come, dei 27 membri dell’UE, molti non abbiano affatto una soglia da rispettare.

Soglia di sbarramento europee 2024: un dibattito internazionale sulla rappresentanza

La questione delle soglie di sbarramento va oltre i confini italiani. Esperti di legge, politologi e istituzioni globali da tempo riflettono su come tali soglie possano essere conciliate con la democrazia, soprattutto in riferimento ai diritti delle minoranze.

Il Consiglio d’Europa, un’entità separata dalla UE focalizzata su diritti umani e democrazia, ha suggerito nel 2007 che la soglia per le elezioni parlamentari non dovrebbe superare il 3%. Questo per assicurare la massima rappresentanza politica. Allo stesso tempo, la Commissione di Venezia, altra entità del Consiglio, ha espresso riserve per soglie oltre il 5%.

L’UE ha stabilito un limite massimo del 5% per le elezioni dell’Eurocamera. Paesi come Francia, Polonia, Romania e altri seguono questa indicazione. Tuttavia, esistono eccezioni: la Lituania ha un ulteriore 7% per le coalizioni, mentre paesi come Cipro e Italia hanno rispettivamente l’1,8% e il 4%. La Grecia si distingue con una soglia del 3%, attualmente al centro del dibattito italiano.

Soglia di sbarramento: alcuni Paesi UE non ce l’hanno proprio

È interessante notare che molti paesi dell’UE, tra cui potenze come Germania e Spagna, non hanno alcuna soglia. In Germania, nonostante siano state avanzate proposte per stabilire una soglia, la loro Corte Costituzionale ha sottolineato un punto chiave: mentre le soglie possono favorire la stabilità dei governi nazionali, non dovrebbero influire sulle elezioni dell’Eurocamera, che non ha il potere di formare governi.

Elezioni europee 2024: le soglie di sbarramento nei vari Paesi UE

Nella tabella seguente, andiamo a elencare i Paesi UE e le loro relative soglie di sbarramento: quelli che non troverete in questo elenco, non prevedono alcuna soglia di sbarramento.

PAESESOGLIA DI SBARRAMENTO
Cechia5%
Grecia3%
Francia5%
Croazia5%
Italia4%
Cipro1,8%
Lettonia5%
Lituania5% (7% per le coalizioni)
Ungheria5%
Austria4%
Polonia5%
Romania5%
Slovacchia5%
Svezia4%

Cosa significa ridurre la soglia di sbarramento in Italia

Da Montecitorio emergono echi di un’idea pregressa: sincronizzare la soglia di sbarramento per le elezioni europee con quelle nazionali. Tradotto: valutare un passaggio dal 4% al 3%. Tale proposta avrebbe l’obiettivo di offrire alle entità politiche minori una possibilità concreta di ottenere un posto nell’ambito dell’Unione Europea. Alcune fonti suggeriscono che tale idea ha guadagnato terreno tra i partiti di dimensioni ridotte, incluso Noi Moderati.

Implicazioni e possibili esiti

Se si decide di abbassare la soglia, quali sarebbero le conseguenze? Secondo alcuni esperti, una soglia ridotta potrebbe favorire partiti come Sinistra Italiana ed Europa Verde, a scapito di giganti come il Partito Democratico. Altri, invece, come Osvaldo Napoli di Azione, vedono questa possibile mossa come una strategia per intensificare le rivalità tra le opposizioni, sia a sinistra che al centro.

Napoli ha infatti sottolineato che, guardando al panorama politico, nessun partito di destra avrebbe realmente bisogno di tale abbassamento per le elezioni europee. Tuttavia, una soglia al 3% potrebbe intensificare la competizione tra le opposizioni, a beneficio di una destra già in fase di unificazione.