Porte girevoli all’Inter come mai in questa stagione con gli addii di Samir Handanovic e Andre Onana per arrivare a Yann Sommer ed Emil Audero. Un cambio radicale per Simone Inzaghi che aveva trovato nel camerunense un leader per la difesa ma si è dovuto arrendere alle esigenze di bilancio che hanno portato l’estremo difensore al Manchester United. Una telenovela lunga una estate intera per il nuovo estremo difensore che si è risolta solamente ad inizio agosto quando la società nerazzurra ha accettato di pagare la clausola rescissoria del portiere svizzero con il Bayern Monaco.
Sommer all’Inter
Sommer si è presentato alla grande con tre partite da imbattuto, a 35 anni non ha avuto problemi di ambientamento nel lasciare la Germania per arrivare in Serie A. Personalità da veterano e leadership per un portiere che è da anni uno dei pilastri della nazionale svizzera, lo ricordiamo bene per i due calci di rigore parati a Jorginho nella doppia sfida di qualificazione al Mondiale in Qatar 2022.
La trattativa con il Bayern Monaco è stata lunga e complicata con l’Inter a premere per non pagare i 6 milioni di clausola per tutto il mese di luglio. I bavaresi non volevano fare sconti ad una concorrente per la Champions League spaventati anche dalla stato di salute di Manuel Neuer. Il portiere tedesco rimane il titolare inamovibile per Tomas Tuchel ma è reduce da troppi infortuni che preoccupano per il futuro. Marotta non poteva più aspettare e ha pagato i 6 milioni richiesti con i tedeschi che hanno prelevato Daniel Peretz, estremo difensore israeliano classe 2000 del Maccabi Tel Aviv.
Il portiere svizzero è sbarcato a Milano il 7 agosto per firmare un contratto da 2,5 milioni di euro a stagione per due anni con opzione per un terzo che potrà esercitare il club nerazzurro. Ci ha messo pochi minuti per conquistare la fiducia della difesa con tre prestazioni dove ha abbassato la saracinesca, zero reti subite e sicurezza ai compagni e ai tifosi. Al rientro dalla sosta per le nazionali poi ci sarà il derby contro il Milan per decretare la supremazia cittadina e tentare la prima fuga in solitaria alla vetta della Serie A.
Al Bayern è stato un’esperienza completamente nuova, lì ho trascorso un periodo molto prezioso e di successo. Ora sono arrivato a Milano per fare il numero 1, questo cambia di molto le cose. Questa cosa ha dato ancora più entusiasmo alla mia carriera, è una nuova sfida. L’Inter mi aspettava da davvero tanto tempo e il feeling è stato ottimo fin dal mio primo allenamento ad Appiano Gentile, con il preparatore dei portieri Gianluca Spinelli c’è un buon rapporto, lavoro principalmente sulla forza e l’esplosività.
La gente qui mi conosce già dalle qualificazioni ai Mondiali. Sono stato accolto in un modo fantastico, mi sento benissimo e voglio giocare a calcio ancora per molto tempo. Milano è una grande città e mi trovo molto a mio agio nel club, anche la gente ci aiuta. La lingua italiana diciamo che non è un grande ostacolo, capisco parecchio ma ho ancora un po’ di difficoltà a parlarla
All’Inter ritrova anche Benjamin Pavard che lo ha raggiunto poche settimane dopo. Insieme andranno quindi a comporre la metà del nuovo pacchetto difensivo di Simone Inzaghi: lo svizzero proteggerà i pali con il francese che si muoverà sul lato destro della difesa a tre con Bastoni a sinistra e Acerbi al centro. Nuovi interpreti per un reparto che l’anno scorso aveva prodotto ottimi risultati, l’obiettivo adesso è migliorare ancora.