De Ketelaere ora è sereno. Il centrocampista belga ha ritrovato il sorriso dopo il passaggio all’Atalanta. Per ora il Milan rimane solo un amaro ricordo, Charles sta facendo il pieno di quest’aria nuova, e i risultati si vedono. 3 partite, 1 gol e 1 assist, già più di quanto fatto con la maglia rossonera, dove non è riuscito a mettere in mostra l’esplosività mostrata durante i suoi trascorsi. Ora però il belga sorride, sente la fiducia dell’ambiente, ma sopratutto la tranquillità di un ambiente che non lo pressa così come successo a Milano.

De Ketelaere alla ricerca di se stesso

Era il 2 agosto del 2022 quando tramite i suoi canali ufficiali il Milan presentò il centrocampista belga. Un acquisto importante per l’allora coppia Maldini-Massara, che sborsarono la bellezza di 35 milioni di euro. Ci credevano, speravano che ciò che Charles aveva dimostrato con il Bruges si potesse vedere anche a Milano. Così non è stato, l’entusiasmo ha fatto spazio alla delusione, tante prestazioni insufficienti, quasi la paura di scendere in campo. Quanto basta per finire prima in panchina e poi nel dimenticatoio.

Ora l’Atalanta per ritrovare se stesso, una scelta che ha fatto tornare il sorriso al giocatore: “Voglio mettermi in mostra nel club. Non è che non volessi andare al Psv o in altre squadre, semplicemente volevo l’Atalanta. Qui sto giocando più alto, più vicino alla porta: in questo modo posso diventare di nuovo la migliore versione di me stesso. L’anno scorso invece ero un centrocampista offensivo”

Una scelta quella di andare a Bergamo compiuta grazie anche all’insistenza del Milan, che ha spinto per far cambiare aria al giocatore: “Se il Milan mi ha suggerito di andarmene? In parte sì. Ma anche io sapevo che avrei avuto poco spazio. Per tutta l’estate ci sono state trattative di mercato. Mi sono chiesto: aspetto la mia occasione, resto anche giocando un po’ meno? O vado in un’altra squadra per mettermi alla prova? La seconda ipotesi mi faceva sentire meglio”.

A prescindere da questo il giocatore riconosce anche errori personali: “Quando arrivi in un posto nuovo c’è molto da fare. Adattarti al paese, al sistema di gioco, alla lingua. Ma naturalmente, se al Milan non ha funzionato, è stata anche in parte colpa mia: non è stata la stagione che mi aspettavo, ma non me ne pento. Non sempre ho raggiunto un alto livello, e entrare a partita in corso come spesso mi è successo non ha aiutato. Non sono un tipo esplosivo, mi sento meglio quando sono in campo per un periodo di tempo più lungo e posso entrare davvero nel flusso di una gara”.

E i giudizi negativi non hanno aiutato: ” Le critiche hanno fatto il resto: non leggo sempre i giornali, cerco di isolarmi. Ma comunque le senti e non resti indifferente. Non aver mai segnato è stato un problema: la gente chiede gol e assist, non guarda soltanto alla prestazione”. Un passato difficile che De ketelaere non vuole lasciare alle spalle. Gli serve per guardare avanti, con quel coraggio che al Milan non è mai riuscito a mostrare, ma che con l’Atalanta è pronto a far esplodere.