Titolare nella spedizione fallimentare all’Europeo con l’Italia Under 21 che ha comunque permesso a Caleb Okoli di fare una esperienza dopo un anno di Serie A vista soprattutto dalla panchina. L’Atalanta punta sul ragazzo e per questo Gasperini ha preferito mandarlo a giocare piuttosto che tenerlo a Bergamo, nelle ultime ore di calcio mercato si è quindi concretizzato il trasferimento in prestito secco al Frosinone. Una soluzione che ha messo tutti d’accordo visto che in Ciociaria potrà giocare con continuità. Di origini nigeriane, è nato e cresciuto a Vicenza dove ha mosso i primi passi nel mondo del pallone e per questo vuole dare la priorità alla maglia azzurra ma non scarta l’ipotesi Nigeria per il futuro.

Okoli e l’Italia: “Priorità all’azzurro”

Il difensore classe 2001 è salito alla ribalta due anni fa quando guidò il reparto arretrato della sorprendente Cremonese di Fabio Pecchia alla promozione in Serie A, una squadra piena di talenti alla prima esperienza che erano pronti al grande salto. L’anno scorso un inizio complicato con diversi errori ma la fiducia di Gasperini fra i titolari, col passare delle giornate sempre meno minuti fino a rimanere stabilmente in panchina racimolando qualche scampolo di gara. La decisione quindi di cambiare aria e accettare la proposta del Frosinone di Eusebio Di Francesco.

Mi sono subito trovato bene con i compagni, qualcuno già lo conoscevo. Sono convinto che può essere un anno fondamentale per me e voglio dare il massimo per raggiungere la salvezza. A Bergamo ero abituato con la difesa a tre o a cinque, qui lavoriamo più a quattro. Dal primo giorno mi ha fatto vedere i suoi concetti. Ho già giocato in passato a quattro, sto solo ripassando i concetti e mi sto trovando bene. Sono giovane e sono qui anche e soprattutto per imparare dal mister e dalle sue idee. Ho seguito il Frosinone anche l’anno scorso e penso di essere una pedina in più che può aiutare a riproporre quanto di buono fatto l’anno scorso. Sono venuto qua grazie ad Angelozzi e Braida con cui ho avuto un contatto diretto. Conoscevo già Turati e Baez che mi hanno parlato bene di questo gruppo e mi hanno convinto

Trafila nelle nazionali azzurre fino all’Under 21 dove è arrivato all’Europeo in Georgia e Romania da titolare nel difesa a tre di Nicolato. Una spedizione negativa per l’Italia con l’eliminazione già alla fase a gironi, una brutta pagina che il difensore vuole dimenticare in fretta. Nulla vieta però di sognare, il nuovo ciclo di Luciano Spalletti guarda ai ragazzi più giovani anche se il reparto arretrato è pieno di concorrenti.

Parlo spesso con i miei genitori di questo. Penso che sono fortunato di avere questa doppia possibilità. Per ora penso a giocare e centrare l’obiettivo di squadra poi la Nazionale sarà una conseguenza. Spero in una chiamata di Spalletti e di giocare con la nazionale italiana che è di altissimo livello. In futuro se non dovesse arrivare la chiamata dell’Italia potrei prendere la decisione sulla nazionale nigeriana

Okoli si eprime anche sulla polemica intorno a Gian Piero Gasperini denunciata da Joakim Mahele appena passato al Wolfsburg e portata avanti da Mehdi Demiral. Ha provato invece a smorzare i toni Ruslan Malinovskyi con cui Okoli si trova d’accordo nel giudizio col tecnico dei nerazzurri.

Riguardo l’Atalanta e Maehle penso che ad un certo livello ci sono degli obiettivi importanti. Per me è stato frainteso  il fatto che il mister fa lavorare tanto i calciatori e pretende tanto da tutti. Fuori campo lascia vivere ma pretende tanto quando si entra nel centro sportivo