Salvatore Buzzi è tornato in libertà. Come annunciato dai suoi legali, ha lasciato ieri, 6 settembre, in serata, il penitenziario di Catanzaro dove era detenuto. Lo hanno stabilito la corte d’appello e la procura generale, recependo la decisione dei giudici della Cassazione, che hanno valutato illegittimo l’ordine d’arresto.

Ultima puntata della vicenda Mondo di Mezzo: Salvatore Buzzi ha lasciato ieri il penitenziario di Catanzaro, lo ha deciso la Cassazione

L’imprenditore coinvolto nell’inchiesta “Mondo di Mezzo” era in carcere da quasi un anno. Ne dovrà scontare altri cinque e i suoi avvocati hanno ora tempo un mese per chiedere l’esecuzione della pena tramite affidamento terapeutico.

Sempre la Cassazione aveva reso definitiva la condanna a 12 anni e 10 mesi con l’accusa di associazione a delinquere, corruzione, turbata libertà degli incanti e trasferimento fraudolento di valori e a 10 anni di Massimo Carminati. Da par suo, il ras delle cooperative era stato arrestato il 30 settembre scorso, a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, dove si trovava in regime di sorveglianza speciale presso una cooperativa sociale. Nel 2020, la Corte suprema aveva escluso la fattispecie mafiosa.

Nel 2021, Buzzi ha aperto un pub a Roma

In primo grado, nel 2015, Buzzi era stato condannato a 19 anni, passati in appello nel 2018 a 18 anni e 4 mesi con 3 anni di libertà vigilata, fino ad arrivare nel 2021 a 12 anni e 10 mesi. Assieme a Carminati, conosciuto tramite l’allora amministratore delegato di Eur SpA Riccardo Mancini, morto nel 2018, l’imprenditore è considerato la chiave di volta della maxi-inchiesta “Mondo di Mezzo”, inizialmente nota come “Mafia Capitale“.

Nel 2021, Buzzi aveva inaugurato a Roma un pub, balzato agli onori delle cronache anche per i nomi dei panini, ispirati ai personaggi di “Romanzo criminale“.

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