Il 7 settembre 2023 segna una svolta significativa per l’economia del Mezzogiorno italiano. Prevista per le ore 12:30, la riunione del Consiglio dei Ministri ha discusso sul Decreto Sud. Questo documento centrale mira a unificare le politiche di coesione e stimolare ulteriormente l’economia delle regioni meridionali. Tra le principali novità a partire dal 1° gennaio 2024 spicca la nascita della ZES Unica al Sud: ecco cosa cambia.
ZES Unica al Sud: benefici e come funziona
Uno degli elementi di spicco di questo decreto è la creazione di una Zona Economica Speciale (ZES) unificata. Questa ZES includerà l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Campania, il Molise, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna. Tale iniziativa sostituirà le otto ZES esistenti nel Sud, che hanno avuto successi limitati.
Ma cosa è esattamente una ZES? Le ZES sono zone in cui le imprese possono godere di regimi fiscali favorevoli e procedure semplificate. Questi incentivi sono progettati per attrarre nuovi investimenti e incentivare le imprese esistenti ad espandersi. Con la fusione delle ZES esistenti, il governo punta quindi a massimizzare questi benefici.
L’essenza del progetto ZES, infatti, si traduce in notevoli vantaggi per le imprese. Con l’introduzione della norma, tutte le iniziative economiche nel Sud, pubbliche o private, avranno la priorità, grazie al loro riconoscimento come “di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti“. L’autorizzazione unica sarà un potente acceleratore, sostituendo una miriade di permessi e autorizzazioni, rendendo il processo molto più agile e veloce.
Come cambia la struttura organizzativa con la nuova ZES Unica al Sud
La nuova ZES vedrà un cambiamento nella sua direzione. La Cabina di regia, ora sotto l’egida del Governo, avrà il compito di supervisionare e monitorare le attività. Questa cabina di regia, presieduta dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, lavorerà in stretta collaborazione con una Struttura di missione dedicata. Questa entità, con una durata di tre anni, sarà composta da un coordinatore, due direzioni generali e quattro uffici dirigenziali.
Entro 60 giorni dalla sua promulgazione, sarà emanato un DPCM che definirà i dettagliati compiti della Struttura. Tra gli scopi principali, spicca la necessità di garantire un’efficace realizzazione degli interventi del PNRR. Per garantire una transizione fluida, la nuova organizzazione prenderà in carico tutte le responsabilità dei Commissari straordinari precedenti.
L’obiettivo principale della Struttura di missione sarà di fornire una guida strategica, coordinando le azioni a livello governativo e lavorando in tandem con la segreteria tecnica. Inoltre, si adopererà per rafforzare l’attrattività delle ZES per le imprese e si impegnerà attivamente nella prevenzione delle infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Un altro ruolo chiave sarà la promozione e la comunicazione riguardante la ZES Unica al Sud, assicurando che le imprese e il pubblico siano ben informati sui suoi vantaggi e obiettivi.
Finanziamenti e prospettive future
Per supportare queste iniziative, verranno stanziati 4,5 miliardi di euro nel triennio 2024-2026. Questi fondi saranno divisi equamente tra gli anni, con 1,5 miliardi destinati ogni anno. Con la fusione delle ZES esistenti e con l’introduzione di questo finanziamento sostanziale, le aspettative sono alte. L’obiettivo è di vedere un rinnovato interesse imprenditoriale e un solido sviluppo economico nelle regioni del Mezzogiorno.
ZES Unica al Sud: il portale web multilingue
Un elemento fondamentale di questo rinnovamento sarà l’introduzione di un portale web multilingue, tra cui l’inglese, per garantire accessibilità e trasparenza. Questo portale avrà l’importante compito di illustrare i benefici offerti alle imprese nella ZES e fungerà da accesso al “S.U.D. ZES“. Lo sportello digitale avrà un’ampia gamma di competenze, che copriranno vari procedimenti amministrativi, da quelli relativi alle attività economiche e produttive, a quelli legati all’edilizia e alla creazione di strutture per eventi.
ZES Unica SUD: durata e prospettive
Considerata come una fase sperimentale, la ZES unica sarà attiva per un decennio, dal 2024 al 2034. La Struttura di missione riceverà una dotazione di circa 80 milioni di euro per le sue operazioni. Ogni tre anni, verrà redatto un piano strategico che guiderà le attività e gli obiettivi della ZES. Tutte le informazioni pertinenti, compresi i dettagli su come le imprese possono sfruttare al meglio gli incentivi della ZES, saranno rese facilmente accessibili attraverso il portale web dedicato.