39 anni, originaria di Salemi: chi era Marisa Leo, la donna uccisa dall’ex compagno Angelo Reina tra Marsala e Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. I fatti risalgono alla giornata di ieri, 6 settembre: stando a quanto ricostruito finora, il 42enne le avrebbe sparato tre colpi di pistola, uccidendola. Poi si sarebbe tolto la vita. Alle spalle aveva una denuncia per stalking presentata proprio dalla vittima.

Chi era Marisa Leo, la donna uccisa in provincia di Trapani dall’ex compagno, morto suicida

Marisa Leo lavorava come responsabile marketing e comunicazione nel settore vinicolo di un’azienda siciliana, la “Colomba Bianca”. Da Angelo Reina, l’uomo di 42 anni che ieri l’ha uccisa a colpi di pistola in provincia di Trapani, qualche anno fa aveva avuto una figlia. Da tempo però i due non stavano più insieme. Secondo alcuni testimoni litigavano sempre più spesso.

Ieri, approfittando di un incontro “chiarificatore” – voluto per parlare della custodia della piccola -, lui l’avrebbe colta di sorpresa, sparandole mortalmente. Poi si sarebbe dato alla fuga verso Castellammare del Golfo. Quando gli agenti della polizia locale lo hanno trovato nella sua auto, oltre all’arma del delitto hanno trovato anche un fucile. Si era già tolto la vita.

Nel 2020 Leo lo aveva denunciato per stalking e violazione degli obblighi di assistenza familiare. Sui social, intanto, pubblicava post contro la violenza sulle donne. Nel 2021, in occasione della Giornata internazionale delle Donne, su Facebook aveva ricondiviso un video la cui didascalia recitava:

Tutti possiamo fare qualcosa: aiutare, sensibilizzare, diffondere… affinché non una donna in più subisca delle violenze.

Pochi anni prima, mentre aspettava la sua bambina, in un video realizzato nell’ambito di una campagna dell’associazione “Le Donne del Vino Sicilia”, nata per promuovere la cultura del vino, diceva:

Una forza così piccola, ma così dirompente e una vita che cresce al ritmo di due cuori che battono insieme. Donna, mamma, tu lavori, tu progetti, tu crei e sei fantastica per come lo fai. Cadi, ti rialzi, piangi ma non molli, e sei perfetta così come sei. Donna, mamma, TU, non sei sola.

L’ennesima vittima di femminicidio

Non poteva sapere che anche il suo nome sarebbe finito tra quello delle vittime di femminicidio. Già più di 70 dall’inizio del 2023, secondo i dati ufficiali.

In azienda siamo tutti sconvolti per quanto è successo. Stamattina non abbiamo la forza di lavorare – ha dichiarato ai microfoni dell’Ansa Giuseppe Gambino, direttore della cantina di cui Leo era dipendente -. Ieri era qui, abbiamo lavorato tutto il giorno insieme, poi ci ha detto che doveva incontrare l’ex convivente per prendere la bambina.

Poi la notizia dell’omicidio-suicidio. Notizia che a Marsala ha lasciato tutti sgomenti. In tanti ora la ricordano sui social, dove lei spesso si mostrava nel corso dei suoi viaggi, da New York a Mosca, passando per lo Sri Lanka. Domenico Venuti, sindaco di Salemi, parla di lei come di una “ragazza solare che amava la vita”.

La stessa che le è stata tolta da un uomo di cui un tempo aveva dovuto fidarsi. Una storia già nota, purtroppo. E che tragicamente ne riporta alla mente altre: quella di Giulia Tramontano, uccisa a 29 anni dal compagno e futuro padre di suo figlio, Alessandro Impagnatiello; o quella di Martina Scialdone, l’avvocata di 34 anni morta per mano dell’ex fidanzato Costantino Bonaiuti a Roma. Storie che avevano portato il pm Alessia Menegazzo a lanciare un appello, dopo il caso di Senago:

Non andate mai all’ultimo incontro chiarificatore.

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