Far fronte al precariato e valorizzare i docenti. Questi sono gli obiettivi del ministero dell’Istruzione, a dirlo è il ministro Giuseppe Valditara che nel corso di un’intervista a La Stampa ha toccato diversi temi: tra tutti c’è quello dei docenti di sostegno.
La lotta al precariato e la valorizzazione dei docenti
Tante le novità che il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara vorrebbe introdurre, tra tutte c’è la questione supplenti di sostegno potranno rimanere nello stesso istituto per il ciclo scolastico di uno studente con disabilità. Sul tavolo c’è anche la riduzione del precariato e la creazione anche di nuovi posti. Tiene banco anche la necessità di modernizzare le scuole con investimenti nelle tecnologie informatiche che potrebbero aiutare gli studenti con disabilità. Proposte che s’inseriscono in un quadro già delineato al congresso della Federazione Italiana per il superamento dell’handicap a Roma di un anno fa quando il ministro ha annunciato una riforma dei docenti di sostegno. Quali saranno le colonne portanti di questa riforma? L’aumento del numero di docenti di sostegno, il potenziamento della preparazione professionale e del rapporto tra docente di sostegno ed allievo.
I posti vacanti di sostegno e l’importanza della specializzazione
Nel corso dell’intervista rilasciata a La Stampa è stato fatto notare al ministro che c’è una situazione di miglioramento nel 2022 restano infatti vacanti 13.780 posti di sostegno, dunque una copertura in organico di 3802 cattedre in più rispetto al 2022. Secondo Valditara il miglioramento è dato anche dall’utilizzo della “mini call veloce“:
La call veloce, utilizzata nell’ambito della procedura di reclutamento straordinario per lo scorrimento delle graduatorie provinciali per le supplenze di prima fascia, ha permesso di nominare in ruolo 2.444 docenti su posti disponibili in regioni diverse da quelle di inserimento in graduatoria, massimizzando così le nomine dei nuovi specializzati.
Spazio anche al tema della specializzazione dei docenti e all’importanza della specializzazione per affrontare quotidianamente la sfida dell’insegnamento. Valditara ha specificato che tutti i docenti assunti a tempo indeterminato sono specializzati ma su alcuni aspetti bisognerà ancora lavorare:
Abbiamo sicuramente bisogno di incrementare in modo significativo i Tfa, cioè la formazione specialistica dei giovani sul sostegno. Arriviamo nel nuovo accademico a quota 30 mila. Va incrementato l’organico di diritto per dare più qualità all’insegnamento di sostegno e per aumentare la continuità didattica
Studenti plusdotati e figura dell’insegnante di sostegno
I gifted children – studenti plusdotati– in Italia costituiscono circa il 5% della popolazione scolastica e rientrano tra i bisogni educativi speciali ma molti dirigenti lamentano l’assenza di guidelines e di prassi per la presa in carico nelle scuole. Secondo il ministro è il docente tutor a svolgere un ruolo fondamentale in questi casi nell’individuare talenti e valorizzarli. Un ultimo passaggio poi è dedicato agli insegnanti di sostegno che Valditara ha definito figure centrali da valorizzare nella società attuale:
E’ una società sempre più consapevole della necessità di farsi carico dei disagi che emergono. L’insegnante di sostegno sarà sempre più importante in una scuola che vorrà farsi carico di promuovere le diverse abilità di tanti giovani che hanno straordinarie potenzialità e che devono essere aiutati ad esprimerle al meglio
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