Prende forma il dl Caivano. Il provvedimento del governo per contrastare la criminalità giovanile è stato uno dei temi centrali nel pre-Consiglio dei ministri di questa mattina a Palazzo Chigi.

Pioggia di critiche per il dl Caivano, domani in Cdm

Approda domani sul tavolo del Cdm il dl Caivano contenente “misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”. Tra le misure discusse c’è lo stop ai cellulari per minori che delinquono, multe ai genitori e un fondo di 32 milioni di euro da stanziare in tre anni per le scuole del Mezzogiorno. Sarebbe in corso però una riflessione su alcuni interventi e al fatto che possano essere effettivamente “controllati”. Le opposizioni già hanno espresso le loro perplessità.

Si scaglia contro Salvini Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria del Partito Democratico.

“Il carcere agli under 14 è la risposta sbagliata e propagandistica a un grande problema sociale ed educativo. La politica di Salvini è saltare in groppa al fatto di cronaca e cavalcarlo, non dare soluzioni. Rinchiudi un bambino e getta la chiave è il nuovo garantismo della Lega?”, scrive sui social la deputata.

Secondo Daniela Ruffino l’esecutivo a Caivano ha agito come lo “Stato del giorno dopo“.

“Ha detto bene il ministro Piantedosi. Non si ricostruisce una comunità solo con la repressione. Servono risposte sul piano culturale, educativo, sociale. Non credo che sia stato ascoltato dal ministro Salvini, sceriffo da operetta, che ha annunciato per domani misure e pene più severe per le baby-gang. Lo Stato del ‘giorno dopo’ non serve al Parco Verde di Caivano, né a Tor Bella Monica o allo Zen”, afferma in una nota la deputata di Azione.

Accuse di propagandismo da parte di Ilaria Cucchi.

“La destra al governo ha sempre un’unica soluzione per tutto: l’inasprimento delle pene. Dopo i rave, questa volta tocca ai minori di anni 14. Pura follia e pura propaganda”, tuona la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra.